Oggi non avevo niente da fare (moto in attesa del nuovo statore) e allora ho provato a pensare cosa contraddistingue una marca giapponese dall'altra.
Sono partito dall'idea che sono tutte uguali, poi però qualche differenza, qualche tratto di carattere è uscito fuori.
A grandi linee direi:
Honda: quella grossa. La numero uno. non necessita di seguire mode o numeri (intesi come cavalli). Le sue moto conquistano per l'assenza di difetti. E per qualche idea nuova (CBS-ABS etc...). Quando vuole stupisce (vedi NR a pistoni ovali o anche la mitica RC-30 ma pure il discutibile DN-01) ma non è obbligata a dimostrare nulla. In sintesi il proverbiale equilibrio.
Suzuki: Sportività. Le moto di Hamamatsu sono i classici ferri per la domenica in pista. Le compri, e senza troppe modifiche giri decentemente. Non hanno il fascino delle europee ma se badi alla sostanza (sportiva) ne hanno da vendere.
Kawasaki: qua già non saprei... Una Kawa da cosa la riconosco... La butto là. Motore generoso, prestazioni da urlo. Ogni tanto riescono ad essere le prime della classe, ma quasi sempre l'anno successivo qualche altro nipponico è davanti. Ah, produce poi aereplani con le ruote con la sigla ZZR.
Yamaha: premetto che non mi sono mai piaciute dai tempi dell'Ex-up.
Le ho sempre pensate come le Honda con il marchio diverso. Ma ripeto che sono prevenuto.
Nonostante le differenze che ho cercato di trovare tra una casa e l'altra se mi proponessero un modello nuovo senza adesivi sul serbatoio farei davvero fatica a capire di quale marca di tratti.
E voi?