
Originariamente Scritto da
valterone
Certo, teoricamente basterebbe il buon senso. Ma chi può controllare se il possessore di queste armi ne è pervaso? Tralaltro mi vien da pensare che il giovane non era figlio del casaro o del violinista. In una officina dove si fabbricano moto, certe cose dovrebbero essere all'ordine del giorno, tipo la vaga conoscenza dei materiali e della meccanica, il rispetto per le apparecchiature e la visione panoramica/allargata degli episodi. Non dico di saper valutare la catena degli eventi ma.....
Concorderete (almeno...) con me che se l'arma non fosse stata in casa, a quest'ora sarebbe vivo (o comunque non morto per arma da fuoco, potreste sempre obiettare che scampando alla fucilata poteva cadergli un telaio in testa mentre passava in officina...). Chiaro che la vita gli avrebbe magari presentato il conto più avanti, ma forse questo lasso di tempo gli avrebbe permesso di fare esperienza.
Mi sa tanto di morte inutile, stupida.....tutto qua.