scusa ma secondo me stai andando fuori tema. stai parlando di eccezioni, di casi speciali che nessuno vuole emarginare, ci mancherebbe.
la discussione é partita parlando della maggioranza, di un livello MEDIO molto basso che, ribadisco, per me non é accettabile per una nazione moderna e ancora capace di eccellenza come la nostra.
no
non mi piace,
tra le altre cose in toscano il termine ignorante assume un valore dispregiativo fuori parametro,
ma una mente eccezionale non è detto che per quanto impegno impieghi riesca a imparare l'italiano.
ad alcuni è precluso alla nascita' senza sfociare nella dislessia.
come una mentre eccezionale non riesce necessariamente ad imparare le tabelline,
oppure a ricordarsi la data della scoperta dell america se non associandola ad una nota canzone italiana,
non pensate che cio che a voi viene facile lo sia anche per gli altri,
ho visto un ragazzo leggere delle reti logiche e darne la codifica in diretta,
vi puo' dare degli ignoranti?
eppure lui sa' leggere e voi no.
senza entrare nel merito della discussione, ma rimanendo all'articolo, è vero che alcune errori sono assurdi tipo
però altre cose mi sembrano emerite cazzate. Si parla di linguaggio "mediamente colto", ma vorrei sapere se chi lo dice è rimasto all'italiano degli anni '50 oppure si è aggiornato con l'italiano dell'ultimoUn’altro” e ”qual’é” piacciono con l’apostrofo. Incerto l’uso tra “dà” e “da”. Il crollo arriva con “ad hoc”, che diventa ”doc” o ”d.o.c”, come se fosse una sigla. Le doppie e gli accordi di genere e numero sono un disastro, problemi anche nel coniugare i verbi. Per non dire della confusione nel mettere le virgole, seminate a casaccio, separando vocaboli dai loro aggettivi e i verbi dai loro soggetti.
decennio. Non so voi, ma certi vocaboli e modi di dire tipo:
sono soltanto delle cazzate rispetto al conoscere effettivamente l'italiano, perchè ogni lingua è in continua evoluzione ed i modi di dire cambiano non solo negli anni, ma anche da regione a regione (io sono di milano, la mia ragazza di catania ed alcune espressioni che riteniamo comuni sono completamente sconosciute all'altro). A cos'è dovuta questa differenza? Se fino al 1861 manco eravamo una nazione e fino a pochi decenni fa si usava prevalentemente il dialetto come volete che sia la situazione se non frastagliata regione per regione e persino provincia per provincia?Molti candidati ignoravano il significato di “maliardo” o restavano interdetti di fronte all’espressione “una questione di lana caprina”.
non parliamo poi di
sappiamo tutti che l'italiano non è una lingua grammaticamente facile e mi viene da ridere voler rimanere ancorati ad un tipo di lingua ormai passato con concetti ormai superati dall'uso comune che si fa della lingua stessa. Il passato remoto di molti verbi (se non tutti) è rimosso dall'uso comune di tutti i giorni. Persino il significato di alcuni vocaboli è stato modificato nel tempo (pensate alla parola "ovvero").Alla richiesta di coniugare il verbo “cuocere” al passato remoto molti hanno scritto: ”Io cucinai“.
Abbiamo da una parte il popolo italiano che parla una lingua ormai "modernizzata", e dell'altra parte chi rimane ancorato ai vecchi ed ormai superati modi di dire e significati dei vocaboli.
Un conto è cannare un apostrofo od un accento (provate a far leggere tutti i post di questo thread ad un insegnante di lettere e vediamo quanti saremmo promossi) o non saper scrivere correttamente una parola, un altro rimanere ancorati (e pretendere di rimanerci) alle vecchie forme della lingua.
Il linguaggio colto comprende sia le novità che le origini. Sapendo solo le novità non si è colti......a malapena si è al passo coi tempi, che hanno un loro passo e costringono comunque a imparare sempre qualcosa di nuovo. Sapendo solo le origini non si è colti...ma dandosi da fare si può tornare al passo coi tempi.magari saltando qualche passaggio scaduto di importanza..
Mi fa piacere che tu ti inserisca tra i potenziali promossi dall'insegnante.
Il mio è un normal-cellulare, telefona e basta. P.M. Carletti
Uno può essere pirla pur avendo qualche buona idea. Se però togliamo anche quella...
La fortuna si presenta quando capacità ed opportunità si incontrano.
Cit. ElGraspa: Il marcio si diffonde con facilità e l'ignoranza non richiede impegno.