Ne potrei dire di cose sulla Finanziaria. Una cosa però va detta, per informazione: il disegno di legge viene presentato ad uno dei due rami del parlamento (si cominica quest'anno dalla Camera). Va alle varie commissioni permanenti per l'esame. La Commissione V- Bilancio è il fulcro: inquella sede vengono apportate le modifiche al testo originario. POi passa in Aula, viene approvate, con eventuali alotremodifiche. Poi passa all'altro ramo, in questo caso al Senato. E anche lì, stassa trafila. In sostanza, alla fine dell'iter, lungo e complesso (di regola la Finanziaria viene approvata definitivamente nell'ultima settimana di dicembre 8con rare eccezioni) il trsto finale è molto ben diverso daa quello presentato in origine. Il più delle volte, vengono "spostate" e "rimodulate" alcune norme che, strada facendo, appaiono o non corrette o incongrue o prive di capienza contabile (non ci sono nel bilancio dello Stato i soldi necessari per coprire la spesa originata dalla norma stessa). Insomma: ne vedremo delle belle. Solo conla pubblicazione inGazzetta ufficiale, con il testo VERO e APPROVATO DEFINITIVAMENTE sapremo che sorte ci tocca!![]()
C'E' SEMPRE UN PURO PIU' PURO, CHE TI EPURA
A parte tutto: l'impostazione data alla Finanziaria è caratteristica e difficilmente viene stravolta; ma molte norme camiberanno, così come molte altre, fino ad ora, inesistenti appariranno all'orizzonte durante il percorso. Nell'uno o nell'altro caso, ci saranno continue lamentele. Certo, se cominciamo a disquisire allora segnalo che in un articolo di Lina Palmerini sul Sole 24 ore cito testualmente "Bertinotti è indubbiamente il più entusiasta della Finanziaria. Dice di voler usare le parole con "prudenza" (...) ma parla di una svolta , tanto attesa, nella direzione della giustizia sociale". NON mi pare che bertinotti sia un radicale di destra, conservatore. O no?
A quanto pare le opinioni sono varie e differenti.
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Ho la lentezza nelle veneFermo per antonomasiaPiù polvere che strada sulla mia Speed
La verità è nel mezzo. Il testo licenziato dal Consiglio dei Ministri è il biglietto da visita che,peraltro, è oggetto di analisi e di attenzioni da parte dei vari organismi nazionali ed internazionali per esprimere ungiudizio sulla politica economica del governo. E' poi diffusa e praticamente sistematica la prassi di attendere i passaggi intermedi dell'esame e dell'approvazione per introdurre, spesso con autentici colpi di mano, commi aggiuntivi (cosiddetti "emendamenti") che, in alcuni casi, stravolgono, innovano radicalmente, contemplano ex novo spese, benefici, agevolazioni, in genere, per arre o categorie circoscritte di soggetti (indimenticabile, per me, ad esempio, che devo studiarmela tutta, giorno per giorno, la pubblicazione di una seduta notturna della Finanziaria in cui risultava approvato un emendamento che, invece, a seguito della "minaccia " di dimissioni delll'allora Ministro Baccini...al momento della votazione conclusiva e finale del provvedimento, in un batter di ciglio, è stato cassato)
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