CHIAREZZA.

Dunque, la tabella allegata all'art. 20 del disegno di legge alla Finanziaria (pubblicata oggi su Il Sole 24 Ore)pg 15, inserto Economia Imprese) esprime (in sintesi) quanto segue:

1) aumento proporzionale della tariffa base per autoveicoli euro 0, 1, 2 e 3. Esclusi dagli aumenti gli euro 4 e 5. Di fatto, più le vetture sono "vecchie" e più aumenta la tariffa base.
2) per autovetture e veicoli per trasporto promiscuo di peso complessivo superiore a 2600kg, escluso quelli con 8 o più posti, aumenti di euro 2,00 annuo per kW (kilowatt ovvero 1,47 per Cv (cavallo). Tale importo è dovuto IN AGGIUNTA ALLA TARIFFA BASE DI CUI AL PUNTO 1) sopra.
3) Viene resuscitato il superbollo per i diesel immatricolati fino al 1992, importo che si somma alla tariffa base e, per i veicoli che rientrano nel punto 2), alla relativa sovrattassa.

Si conferma, quindi, come anticipavo ieri, che non si fa riferimento, per la sovrattassa dei Suv (uso convenzionalmente l'acronimo), al peso (non al diametro delle ruote) e che la famigerrata sovrattassa non colpisce le povere e indifese panda 4X4.
Rimane fermo comunque un aumento generalizzato, ad eccezione delle autovetture euro 4 e 5, cioè quelle in linea con le utlimissime direttive Ce in materia di inquinamento ambientale.