Ottima analisi, Facci è Facci, non certo un TravaglinoNè servi, né killer.
Oggi alle 9.40
Di libertà di stampa ce n'è anche troppa, ma questo non toglie che in Italia ci sia anche stata - mio personale parere - una forma di restrizione delle libertà. Tento di spiegarmi. La lotta politica si è oltremodo radicalizzata o meglio militarizzata, e in guerra c'è poco spazio per i distinguo e le sfumature: si spara, si guarda da che parte stai, si usa ogni arma possibile, conta il risultato.
C'è un'opposizione ormai dipietrizzata che è disposta a ogni cosa, e c'è un centrodestra galvanizzato dal consenso che è deciso a non fare prigionieri, non più. I giornali spesso inseguono o divengono arma: e chi non sposa in blocco una posizione secca e omni-comprensiva - dell'opposizione o del governo - figura come un lezioso perditempo, un collaborazionista, un anarchico inaffidabile.
Gli indipendenti sono guardati in cagnesco perché non - verbo felicemente ambiguo - servono. In tv, poi, è ancora peggio. Le reti Mediaset ha fatto delle scelte che sono evidenti a tutti, l'era di un pluralismo spesso alla tafazzi è chiusa da tempo: quella dei Mentana, Ferrara, Sgarbi, addirittura Santoro. In Rai si sparano in faccia personaggi che sono stati nominati espressamente per farlo - dai partiti - oppure scorrazzano armate semi-autonomiste modello Annozero. E qui di pacifisti non ce ne sono, però ecco: sparare a comando, davvero, no.![]()