Poiché dove troppi galli cantano non fa mai giorno, non servono tanti giornali che dicono tante stronzate, ma pochi giornali che dicano qualche verità!
Ma quando parliamo di libertà di stampa, parliamo della libertà dei giornalisti di scrivere sempre e soltanto stronzate o della libertà dei lettori di leggere cose più o meno serie?
La libertà di stampa è in pericolo? E da quando? Forse è in pericolo la libertà dei giornalisti di dire stronzate e di vendersi al migliore offerente da quando non ci sono più grandi giornalisti, ma solo grandi pennivendoli! Però pure loro vogliono camapare!
Forse c'è un solo modo per salvare la libertà di stampa: decidere liberamente di non stampare più giornali. Anche perché i giornali li paghiamo due volte: con il contributo dello stato ...(cioè nostro) e con l'acquisto in edicola (sempre nostro). Ecco che un giornale che chiude ci fa guadagnare in libertà (liberi dalle stronzate) e in denaro (due tasse in meno)!
Per tutto quello che s'è detto dobbiamo diffidare degli editori, dei giornalisti e, soprattutto, dei manifestanti per la libertà di stampa. Questi hanno altri interessi, altro che libertà di stampa! E pensano di prenderci in giro!
La libertà di stampa la creano i buoni giornalisti e la distruggono i cattivi giornalisti. Oggi, purtroppo, i cattivi giornalisti sono più numerosi dei buoni giornalisti e quindi... Sono quasi tutti lottizzati, perché si lamentano?