sì, ok come concetto... ma io faccio riferimento al caso specifico... ed aggiungo che fino a poco più di 20 anni fa vivevo in uno di quei paesini, il più alto e colpito (alcuni nomi apparsi sui giornali mi sono purtroppo familiari...) e vi posso garantire che le case scomparse erano in posizioni più che regolari (legalmente parlando), unica colpa è che erano a valle della montagna crollata... la strafottenza degli interventi riguarda non tanto l'edilizia civile ma la manutenzione e stabilizzazione dei pendii... d'altra parte in italia (ed al meridione particolarmente trascurato) è usanza cessare l'allarme (e quindi qualsiasi intervento manutentivo) ad evento concluso: smette di piovere, ok si fermano i lavori di conservazione delle montagne; l'etna (o il vesuvio o vulcano/stromboli) smette di eruttare, non ci sarà più bisogno di arginare e/o riposizionare le varie costruzioni distrutte; il mare invernale porta via coste e strade annesse, ma tanto in estate la situazione migliora, che bisogno ci sarà di "sprecare" soldi?! purtroppo è un dato di fatto, non abbiamo ancora la capacità di vedere lontano... nel tempo e nello spazio... e non mi fa' certo piacere dire determinate cose...![]()