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Attentato contro la caserma Santa Barbara a Milano: due feritiUna bomba è esplosa, questa mattina, a Milano, davanti alla caserma Santa Barbara di Via Perrucchetti. Ci sarebbero due feriti: un uomo di nazionalità straniera, probabilmente un arabo nordafricano, che aveva con sé l'ordigno, e un militare di servizio in caserma. La struttura non avrebbe riportato danni gravi. Sul posto sono presenti polizia, carabinieri e Vigili del fuoco
Si è trattato di un attentato - Secondo una prima ricostruzione delle forze dell'ordine, l'ordigno esploso è stato lanciato da un uomo, che è ferito e in gravi condizioni. Si tratta di un cittadino libico di 35 anni, regolarmente in Italia. Questo risulta per lo meno dai documenti che il nordafricano aveva indosso. Gli investigatori, naturalmente, dovranno ora effettuare tutta una serie di verifiche per accertare tramite le impronte se l'identità del documento sia veritiera. Sono intanto in corso accertamenti, tra i testimoni dell'accaduto, per verificare se effettivamente l'attentatore abbia detto qualche cosa ed esattamente cosa prima del gesto.
La dinamica - L'attentatore si è avvicinato alla porta carraia e, come hanno riferito all'Adnkronos fonti della Difesa, avrebbe gridato "Andate via dall'Afghanistan" dopo aver fatto esplodere una cassetta che teneva in mano. A quanto si è appreso l'attentatore, che aveva cercato di introdursi nella caserma è stato fermato in quella che viene definita 'zona polmone', un'area antistante il passo carraio che funge da spazio di sicurezza per la identificazione delle persone in ingresso.
L'attentatore è grave - Il personale del 118 sta provvedendo a intubarlo e a stabilizzarlo prima di provvedere al suo trasferimento al più vicino ospedale, mentre il militare presenterebbe ferite lievi. Quest'ultimo è stato soltanto raggiunto da una scheggia e sarebbe stato medicato sul posto.
In corso i rilievi della scientifica - Sono in piena fase di svolgimento, con i rilievi della scientifica e degli artificieri, le operazioni di accertamento della dinamica dell'attentato compiuto stamani alla caserma Santa Barbara di Milano. Sul posto, tra i numerosi funzionari dirigenti e ufficiali di Polizia, Carabinieri ed Esercito, oltre al procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro, coordinatore del pool Antiterrorismo, il questore, Vincenzo Indolfi, il Comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri, Colonnello Sergio Pascali e il Comandante della Polizia locale, Tullio Mastrangelo. In particolare, oltre ai rilievi della Scientifica, gli uomini della Digos e del Nucleo informativo dei carabinieri, in collaborazione con i più alti ufficiali del presidio militare, stanno ricostruendo la dinamica e soprattutto sentendo le testimonianze del ferito e degli altri militari presenti al momento dello scoppio.
Rutelli: "Sembra un atto isolato" - "Lo è materialmente perché è una singola persona ad essere entrata nella caserma". Così, Francesco Rutelli, presidente del Copasir, ha commentato l'attentato di Milano intervenendo alla trasmissione "La versione di Oscar" su Radio24. "La natura di questo episodio - ha aggiunto - è tutta da comprendere. Dalle investigazioni precedenti - ha ricordato - è emersa una conversazione che parlava di questa caserma come possibile obiettivo". "Da quello che mi dicono - ha quindi affermato il presidente del Copasir - si tratterebbe di un libico, certamente non di un comunitario. Sono notizie - ha concluso - che esigono grandissima attenzione".
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