E allora ci aggiungo Angera:
Posta in uno splendido golfo, Angera fu apprezzata e contesa per la sua invidiabile posizione. Qui i Borromeo profusero per secoli la loro raffinata cultura. Ancora adesso il casato è proprietario della famosa Rocca, il monumento più importante di Angera. L'antica torre castellana risale al XIII secolo; da qui la visione del lago e dell'entroterra è uno spettacolo di raro fascino. All' interno della roccaforte, che i Borromeo trasformarono da opera da guerra in splendida dimora, sono meritevoli di una visita gli affreschi, opera di maestri lombardi di transizione tra il romanico e il gotico, e il primo Museo della Bambola italiano, inaugurato nel 1988. Vi sono esposte oltre 1000 bambole e oggetti attinenti alla tematica del gioco e dell'infanzia. Bella è anche la passeggiata sul lungolago alberato di Angera, luogo di mondanità, con la visione del curioso Isolino Partegora, che affiora per incanto dal lago con la sua altezza di 200 metri, rivestito di vegetazione, ma disabitato. Al termine del lungolago il santuario della Madonna della Riva. Iniziato nel 1657, non fu portato a termine; infatti, la facciata è del 1943. Da visitare anche il Museo Civico con i reperti della necropoli romana rinvenuta ad Angera nel 1971.
![]()
E Leggiuno, con l'Eremo di S. Caterina del Sasso:
Nel territorio di questo comune si trova l'Eremo di Santa Caterina del Sasso , una delle mete più ricercate del lago, che sorge su di uno zoccolo roccioso a picco sull'acqua. Partendo a piedi dalla cascina soprastante, l'Eremo si raggiunge scendendo lungo un sentiero formato da grossi gradini che conduce fino al portoncino d'accesso. La scalinata prosegue fino al piccolo porticciolo, che funge da scalo per il traghetto proveniente dal lago. La barca rappresentava, nei primi secoli di esistenza del monastero, l'unica via d'accesso. A quel primo edificio ne vennero aggiunti altri da parte dei Domenicani: la cappella di Santa Maria Nova (1270) e, in seguito, quella di San Nicola (1307), protettore dei naufraghi, il piccolo convento gotico e un altro complesso conventuale costruito su una sala capitolare del Trecento. L'Eremo conserva diversi dipinti preziosi, tra i quali vi sono i resti di una Crocefissione del Trecento e, nella sala del refettorio, un dipinto del Seicento raffigurante il Cenacolo, opera attribuita a Giovan Battista Avvocati.
Il centro del paese rimane invece all'interno e non è bagnato dal lago.
![]()