a me quel cristo ignudo e sanguinante
addolorato e sofferente
triste e solitario
m'ha sempre fatto una certa impressione
piu' delle bacchettate del maestro sulle nocche
piu' della riottosa suora che ci prendeva in consegna
per l'ora di religione piu' dei santini e delle avemaria
dei padrenostri delle eterne punizioni dell'inferno
dell'indefinita colpa del purgatorio
tanto da sentirlo alleato nell'identico destino
il mio di bambino che da non comunicato
non poteva accedere all'oratorio
l'olimpo del gioco
il suo di essere sempre solitario appeso ad un muro
vento sole pioggia o neve