"Avevo un problema. Chiedo di capirmi"
Eurosport - ven, 06 nov 11:22:00 2009

Dopo aver rivelato di aver fatto uso di droghe, Andre Agassi si discolpa in tv. L'intervista è stata rilasciata alla Cbs e andrà in onda in America domenica sera. Il mondo del tennis, però, non lo scusa

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La caduta del mito...
. Dopo aver rivelato di aver fatto uso di droghe nel corso della sua carriera, l'ex campione di tennis è passato al mea culpa e ha chiesto comprensione. "E' stato un momento della mia vita in cui avevo bisogno d'aiuto. Avevo un problema, come magari è accaduto a molti altri atleti risultati positivi a una droga. Per questo chiedo comprensione", ha spiegato l'ex kid di Las Vegas in un'intervista alla Cbs che andrà in onda in America domenica sera nel corso della trasmissione "60 minuti".

Oltre all'uso di droghe, Andre aveva ammesso di aver mentito all'ATP nel 1997 dopo essere risultato positivo a un controllo antidoping. Se la notizia fosse trapelata ai tempi, l'ex n° 1 del mondo avrebbe subito un enorme danno d'immagine, fondamentale, dunque, era far passare tutto sotto silenzio. Agassi, visibilmente emozionato, ha spiegato il motivo del suo comportamento, per rispondere alle critiche a lui rivolte nei giorni scorsi e per discolparsi. Nel corso dell'intervista ha avuto un confronto con l'ex tennista Martina Navratilova che, a quanto pare, non intende giustificare il comportamento del suo ex collega. Come già espresso da altri illustri atleti, da Roger Federer, a Rafael Nadal, Boris Becker, anche l'ex campionessa si è detta scioccata e delusa per il comportamento dell'ATP e per le bugie dell'ex kid di Las vegas.

Andy Murray l'aveva difeso, sostenendo che queste rivelazioni non cambieranno "l'immagine del suo eroe da ragazzino" e sulla stessa linea si era schierato Andy Roddick. Cosa penseranno i milioni di americani che sicuramente domenica saranno incollati alla televisione per non perdere l'intervista di Agassi?

Intanto, il direttore generale della Wada (Agenzia mondiale antidoping), David Howman fa sapere che nonostante siano ormai passati più di otto anni, il che fa cadere il reato in prescrizione, "ci sono degli aspetti che vanno approfonditi".

"Le sue bugie potrebbero portare ad altre imputazioni? Se Agassi aveva un avvocato, costui era a conoscenza delle bugie del suo assistito? Comportamenti del genere vanno perseguiti, vedremo cosa si può fare", ha concluso Howman.

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