Sono due esempi profondamente diversi. Nel primo caso la spinta iniziale viene dall'amore sincero che qualunque genitore prova per i propri figli, e non si tratta di possesso, a meno di casi patologici. Anche se il genitore può sbagliare in buona fede, di norma è più probabile che siano i figli a cercare di fare qualche fesseria.
Nel secondo caso, il possesso non è legato al sentimento ma all'egoismo. Si è possessivi perchè si ha paura di perdere "qualcosa" che ci "serve" o, se la perdita è temporanea, di non poterne usufruire nel momento in cui decidiamo che ci serve. Questo egoismo prende spesso il nome di gelosia.