Guarda, al di là delle tue espressioni coloritee gli epiteti rivolti al "Dottor Sottile" (appunto l'Amato di cui trattasi) hai espresso una opinione e fatto una constatazione finale che coglie molto, a mio avviso, nel segno: le ipocrisie spaventevoli della ragion di Stato e dei suoi sacerdoti. La ragion di Stato - vista dal punto di vista dello Stato e della "cosa pubblica" è, piaccia o no, necessaria, ma si può anche esercitare in modo più o meno decoroso. In questo caso, l'ipocrisia, condita di acredine persecutoria, del ragionamento dell'intervistato è tale da annebbiare ogni tentativo di chi volesse giustificarlo.