Ultima modifica di Black Death; 24/11/2009 alle 12:19
Il saluto del motociclista
Pasen la vita a pisàa cuntra'l veent perché l'impurtant l'è mai vèss cuntent.........
in un mondo che cambia troppo velocemente il PettiRat e' il nostro rifugio sicuro. (Tonidaytona)
Dammilamanina.it
TWEEKEND - Il raduno Triumph by TCP - 5/6/7 settembre 2014-San piero a Sieve>>>
riporto uno stralcio di un articolo di Alvaro Moretti:
Mourinho chiede la squalifica dell’Olimpico per cori stigmatizzati dalla Juventus, dai suoi giocatori, dal suo tecnico, dal suo speaker allo stadio, cori brutti: «Se saltelli, muore Balotelli». Un remake, però: lo fanno da anni a Lucarelli, in ogni stadio. Lo hanno cantato per decenni agli Agnelli e con altre rime hanno sperato nella morte di Moggi (ricorderete il «Moggi, magari muori oggi»). Pernon dire del recente stillicidio cui fu sottoposto a Siena De Rossi coi riferimenti al suocero ucciso. Ebbene l’automatismo della sanzione massima, delle porte chiuse o del campo neutro che evoca Mou nelle regole italiane e nella casistica della Figc, non c’è. L’impressione, parafrasando Shakespeare, è che si stia facendo troppo casino per un terzino.
spesso un rutto vale più di mille parole
DIO esiste,ma state tranquilli,non sono IO
mi ricorda tanto la favola di Fedro:
Ad rivum eundem lupus et agnus venerant,
siti compulsi. Superior stabat lupus,
longeque inferior agnus. Tunc fauce improba
latro incitatus iurgii causam intulit;
'Cur' inquit 'turbulentam fecisti mihi
aquam bibenti?' Laniger contra timens
'Qui possum, quaeso, facere quod quereris, lupe?
A te decurrit ad meos haustus liquor'.
Repulsus ille veritatis viribus
'Ante hos sex menses male' ait 'dixisti mihi'.
Respondit agnus 'Equidem natus non eram'.
'Pater hercle tuus' ille inquit 'male dixit mihi';
atque ita correptum lacerat iniusta nece.
Haec propter illos scripta est homines fabula
qui fictis causis innocentes opprimunt.
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Il lupo e l'agnello
Un lupo e un agnello erano arrivati allo stesso ruscello
spinti dalla sete; più in alto stava il lupo
e molto più in basso l'agnello. Allora il mammalucco,
incitato dalla gola malvagia, trovò un pretesto di litigio.
"Perché" disse "rendi l'acqua torbida
a me che bevo?" E in risposta l'agnello spaventato:
"Ma scusa, come posso fare ciò per cui ti lamenti, lupo?
Il liquido scorre da te verso i miei sorsi".
Respinto il lupo con le forze della verità:
"Sei mesi fa, disse, tu hai sparlato di me".
L'agnello rispose: "Di certo non ero nato".
"Per Ercole! Tuo padre, disse quello, ha sparlato di me".
E così, afferratolo, lo sbrana con una morte ingiusta.
Questa favola è stata scritta per quelli uomini
che opprimono gli innocenti con cause false.
spesso un rutto vale più di mille parole