Neobiker hai posto una domanda semplice, ma le risposte arrivano col contagocce. Ci sono 8 pagine di risposte, di cui solo pochissime (di risposte, non di pagine) sono degne di essere chiamate "risposte". L'uomo (nel senso di maschio) ha radicato il mito del John Wayne, morbido dentro ma con una scorza che è difficile da perforare. Gli uomini probabilmente si commuovono anche più delle donne, ma darlo a vedere è sinonimo di debolezza. A mio padre veniva il nodo in gola quando leggeva il Libro Cuore, ma non l'ho mai visto fare un atto di dolcezza a mia madre...e sono stati sposati 66 anni. Finché morte non li ha separati!!!!
Quanto alle tue domande, Joyce è un mito...non conoscevo questo autore, ma penso che approfondirò i suoi scritti.
Esperienze di vita mi hanno fatto giungere alla conclusione che per amarsi non serve firmare un contratto davanti ad un prete o davanti al sindaco; anzi, il matrimonio tende a far adagiare in virtù di una "sicurezza" sancita dal contratto legalmente regolarizzato davanti a testimoni; la convivenza in quanto più facilmente scindibile aiuta a rinnovare ogni giorno l'amore che si ha verso il/la proprio/a compagno/a.
Purtroppo la religione, il clero, la pubblica morale, lo stato, le leggi eccetera, hanno "imposto" di vincolare e formalizzare un legame che dovrebbe essere libero da ogni vincolo.
In fin dei conti il "senso di libertà" lo percepisco di più quando sto con il mio amore, che quando sono solo.
Miiii quanto sono prolisso.