Trattasi di mio corregionale....tipo veramente fuori di testa.
E' sopravissuto al disastro del Vajont nel '63....abitava, mi sembra a Erto/Casso.
Lo incrocio ogni tanto a Magnago(PN) .....nei vari bar della zona....ha il vizzio di bere un pochino.
Ha un rapporto di simbiosi con la montagna da dove vengono le sue radici, è un'ottimo alpinista e scultore.......Di conseguenza scrive della sua montagna, del rapporto dell'uomo con la natura, etc, etc e nella sua semplicità e concretezza tipica della gente di montagna è affascinante.

Aneddoto:
Quel pirla di Vittorio Sgarbi, ai tempi, quando era sottosegretario alla cultura(o qualcosa del genere) si è recato a Erto(in occasione di una cerimonia di commemorazione) e poi a trovare Corona presso il suo laboratorio di scultura.
Tra le varie cose che ha notato, scolpite da Corona, c'era un bellissimo Cristo in croce scolpito nel legno.
La "mer..a" ha chiesto quanto valesse quella scultura e che la voleva acquistare allora Mauro gli ha detto il prezzo.
Dopo aver trattato sul prezzo e fatto l'affare con una stretta di mano, il buon Mauro, con la flemma (cosa che lo contraddistingue) glielo ha preparato.
A questo punto, con un ghigno arrogante e straffotente, lo Sgarbi gli ha passato un assegno che valeva la metà della cifra patuita per l'acquisto.
Mauro ha letto la cifra dell'assegno e sempre con molta flemma ha preso la scultura è andato in una stanza del laboratorio sotto lo sguardo perplesso del "pirla" e dei vari politici presenti
(Sgarbi pensiero: dove ca@@o starà andanto sto uomo??? Ahhh...forse a scrivermi una dedica!!!).
Nell'altra spanza si è sentito il rumore di una motosega che veniva accesa e il conseguente rumore della motosega al lavoro.
Dopo un minuto Mauro è ritornato dal laboratorio con metà della scultura(metà Cristo!!!), l'ha data a Sgarbi e lo ha invitato cortesemente ad andarsene.
Dicono che aver visto la faccia di Sgarbi in quel momento non aveva prezzo......

Ciao ragazzi e buona lettura.