
Originariamente Scritto da
kkk
Le legge cosiddetta Bossi - Fini è, a voler essere benevoli, scritta male, per non dire che è demagogica e volta a far diventare l'immigrazione un problema di ordine pubblico, esattamente come sta accadendo ora, per poi sfruttare a fini elettorali e propagandistici la paura dei cittadini.
Questa legge dispone, nella pratica, una serie di provvedimenti velleitari, quali l'istituzione dello Sportello Unico per l'Immigrazione, per agevolare le pratiche agli extracomunitari ed ai loro datori di lavoro. In realtà questi uffici sono entrati in funzione anni dopo o non sono mai entrati in funzione, lasciando i cittadini extracomunitari a fare la fila fuori dalle questure, come bestie sotto il sole o sotto la pioggia. La stessa legge prevede che il datore di lavoro di un extracomunitario sottoscriva un documento chiamato Contratto di Soggiorno, dove il datore di lavoro si impegna a garantire, a proprie spese qualora fosse necessario, un alloggio che rispetti i canoni regionali previsti per l'edilizia residenziale. Con lo stesso contratto il datore di lavoro si impegna a garantirne le spese per il rimpatrio, nel caso non ci fosse più lavoro. Evidente che questo non invoglia una assunzione "regolare"...
Ma la chicca è un'altra. Con la Bossi - Fini se l'extracomunitario ha il permesso di soggiorno scaduto ed è in attesa di rinnovo, non può essere assunto o, se lavora, deve essere licenziato. Al momento del rinnovo, gli verrà chiesto un contratto di lavoro e, se sprovvisto, non gli verrà concesso il rinnovo. Logica ferrea e condivisibile forse, peccato che per ottenere un rinnovo ci siano dei tempi burocratici di circa 6/8 mesi. E' evidente che questo si trasforma in un sistema per far passare nella clendestinità molti immigrati prima regolari, ingrossando le fila della malavita e del lavoro nero.
Tutto questo io l'ho visto all'opera come datore di lavoro, in una agenzia di lavoro interinale. Avevamo all'epoca dell'entrata in vigore della legge molti dipendenti extracomunitari, perlopiù senegalesi ed indiani, perchè resistevano all'ambiente della fonderia, poveracci. Grandi lavoratori, mai assenti, lavoravano con noi anche da tre/quattro anni, tra un contratto e l'altro. Con la nuova legge molti sono rimasti incastrati nel meccanismo del rinnovo ed hanno perso il permesso di soggiorno. Naturalmente non sono stati rimpatriati, ora chissà cosa stanno facendo.