Rifletto sulle parole del padre:
"È una macchina troppo pericolosa, ho litigato con lui per dieci anni perché non la comprasse. Tre mesi fa ho ceduto. Avrei dovuto litigare altri dieci anni"
Nessuno dei miei voleva che adolescente comprassi la moto, nessuno ancora oggi è tranquillo quando ci salgo sopra.
Dovrebbero impedirmelo?
E io che pensando a mie figlie tranquillo non lo sarò affatto devo far in modo che non ci salgano mai sopra?
Credo che l'unica cosa da fare sia lavorare sulla testa, che porti alla prudenza, e sul senso di responsabilità delle persone. Affidarsi poi a questa convinzione.
Forse nel caso, magari per questa e solo questa volta tutto ciò è mancato.
Non attribuisco nessuna imputazione particolare alla vittima, mi associo al dolore, la strada è pericolosa su qualsiasi mezzo si decida di percorrerla.
Mi lamento di qualità e gestione delle strade oltre non mi sento di andare.
La Viper per altro mi è sempre piaciuta.