
Originariamente Scritto da
giampippi
Bhe non mi sembra siano di pertinenza della protezione civile le modalità di assegnazione degli alloggi e poi comunque tu come faresti?
Anche quando vengono fatti i piani peep negli altri paesi si va a punteggio e il punteggio viene fornito dal nucleo familiare, dal reddito e da tanti altri parametri sicuramente più democratici che darlo prima ai propri amici!
Se l'offerta degli alloggi pronti sino ad ora per esempio è 100 e le famiglie sfollate sono 120, non ritieni + giusto vengano dati per primi a chi ha dei figli piccoli? ...vedrai che quando saranno pronti pure gli altri ci sarà posto per tutti!
Ultima cattiveria finale: secondo me c'è gente che entra in case che non si sarebbe mai potuto permettere e sicuramente migliori di dove abitavano prima!
Assegnazione alloggi: ecco le graduatorie ufficiali provvisorie
I nuclei familiari sono quelli le cui abitazioni ricadono nella cosiddetta "zona rossa" dell'Aquila o che vivevano in case che, dopo la scossa del 6 aprile, sono state definite di categoria E o F, cioé inagibili o non utilizzabili per rischio esterno.
I criteri di assegnazione sono basati su un algoritmo matematico che tiene conto di diversi parametri. Tutte le famiglie che hanno un figlio a carico rientrano tra gli assegnatari.
I nuclei familiari sono stati individuati con un decreto del sindaco de L’Aquila.
Nella graduatoria si dà priorità ai nuclei familiari numerosi, composti da almeno tre persone o da un solo genitore con figlio a carico, che potranno andare ad abitare in una zona il più possibile vicina a quella dove vivevano prima del 6 aprile.
I componenti della famiglia devono essere cittadini italiani, dell’unione europea, o extracomunitari con regolare permesso di soggiorno e
non devono avere a disposizione soluzioni abitative alternative, anche in affitto, nel comune dell’Aquila e nei comuni vicini.
Nell’assegnazione delle case, si tiene conto anche della presenza in famiglia di
disabili, anziani, studenti e minori in età prescolare. E’ presa in considerazione anche l’eventuale occupazione lavorativa nella regione Abruzzo al momento del terremoto.
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