
 Originariamente Scritto da 
Luca BB
					
				 
				Questi sono i motivi che mi fanno sentire lontano anni luce da una certa cultura italiana
 
Secondo me non bisogna confondere l'atteggiamento personale del singolo intellettuale con quello che questo intellettuale produce.
Per esempio Moravia firmò qualsiasi appello, anche il più discutibile, su qualsiasi argomento proposto dalla sinistra extraparlamentare, ma produsse anche opere di notevole spessore, specie per quanto riguarda la crisi esistenziale dell'uomo e della borghesia.
Non leggerlo solo perchè ha firmato gli appelli mi sembra un' occasione perduta di arricchimento culturale.
Questo solo per fare un esempio, ma ce ne sono tanti, registi, cantautori, pittori e così via.
Se poi vogliamo guardare a destra, si potrebbe citare Marcello Veneziani, che ha una bella prosa o anche Giuliano Ferrara ecc.
In sostanza io trovo che un conto è la produzione artistica o letteraria che si stacca dall'autore e rimane, che a volte a distanza di anni appare misera o invece ne guadagna, e un conto è l'atteggiamento umano, che risente del periodo storico e delle umane miserie.