
Originariamente Scritto da
357magnum
Allora..intanto già nella frase evidenziata c'è una discrezionalità mica male.
Quello che la persona pensava è appunto al tempo imperfetto, noi tutti possiamo pensare una cosa a mente fredda e poi nel momento specifico cambiare opinione, se uno non è in grado di esprimersi qualcun'altro dovrà decidere per lui (nel caso dell'eutanasia).
Per i bambini a maggior ragione, dato che si parla di decisione dei genitori.
Ed è evidente che sia dei genitori e non loro.
Ma il problema sta anche nel decidere che sia lecito togliere la vita. A mio avviso non lo è. Non lo è per l'eutanasia e non lo è per la pena di morte.
So bene che si tratta di ambiti differenti, il principio è però in parte il medesimo, a maggior ragione quando si decide per altri.
Vedi, se puoi decidere di uccidere un bambino perchè affetto da una malattia incurabile a mio avviso puoi decidere qualunque cosa.
Non sarebbe una vita degna di essere vissuta? E chi stabilisce quale sia?
in base a cosa?
Morirebbe anzitempo? E qual'è il tempo? Magari il giorno dopo va sotto un'auto o viene colpito da un fulmine..che ne sai?
proprio perchè tutti dobbiamo morire non si può e non si dovrebbe giocare con la morte.
Non c'è alcun cortocircuito logico nel mio ragionamento (che non è che sia poi originale, sto infatti sostenendo con i miei modesti mezzi tesi e principi che altri prima di me hanno autorevolmente sostenuto, così come anche nel tuo campo ci sono stati eccellenti dialettici). Difficilmente se ne viene a capo.
Sono concezioni molto diverse.....
Sono lieto però che non c'è nulla di personale....
mi scuso ancora con te( e con Medoro) per l'errore di persona





PARDON!!


