In un recente convegno a carattere nazionale sul tema delle disposizioni di fine vita e sull'eutanasia, cui hanno partecipato numerosissimi rappresentanti del mondo (politico e scientifico) della sanità, del volontariato, delle istituzioni e della scienza, ho capito quanto il "problema" sia molto, ma molto più complesso di quanto credessi. Ho capito di essere profondamente "ignorante" e di quanto sia diffusa "l'ignoranza" su un tema che presuppone un approfondimento prima di tutto medico-sanitario, scientifico, con tutte le sue implicazioni morali, etiche, religiose (per chi lo vuole).
Personalmente, è tremendamente difficile tirare una conclusione. Non riesco a fare altro, oggi, che continuare a pormi delle nuove domande (che credo non sia poco, tutto sommato), senza necessariamente pretendere (da nessuno) di ottenere una ed univoca risposta. Ho il comodo alibi, per cos' dire, di non essermi trovato in una situazione del genere: allora, forse, saprei dire di più e, magari, scoprirei di essere una persona diversa da quello che credo.