Test a Valencia: le 800 come le 1000 Nel primo test in pista per le nuove MotoGP hanno le stesse prestazioni delle 990. Il più veloce Rossi ma bene anche le Ducati. Battesimo di Melandri con le Bridgestone. Provano anche le 250: Bautista tra le new entry
di Marco Masetti
Capirossi a Valencia in sella alla Ducati GP7 che aveva già provato dopo i gran premi di Brno, Motegi ed Estoril
Valencia - Domenica sera il mondiale 2006 era già chiuso. KO emozionale: Rossi perde, Hayden vince, nessuno scoop di mercato, protagonisti alla ricerca di relax e basta.
Lunedì i test dei giornalisti, a distruggere ciò che resta delle vecchio 990, ieri il "circo" con Liuzzi sulla Suzuki e Hopkins sulla Toro Rosso (meglio John in auto che Vitantonio su due ruote), oggi è già 2007. Tutti schierati, tutti pronti. Mancano i soldi, dicono, gli sponsor non ci sono, ma il personale tecnico è in gran forma.
La Honda ha un esercito di tecnici HRC per il debutto vero della 212, con tanto di colori Repsol. La moto, diciamolo subito, sembra in linea di montaggio da due anni (e pare che sia vero) tanto è industrializzata bene. Linea da Robocop, si capisce che è più avanti delle altre ma il sospetto che l'architettura sia la stessa delle 211 si rafforza. Niente V iperstretto, ma un probabile 76.5°. In compenso della moto vecchia non c'è nulla che è stato ripreso, forse solo le manopole. Tutto, anche le pedane, sono parte di un progetto inedito. Complimenti.
Ma come vanno? Forte, da subito, più o meno gli stessi tempi fatti segnare in gara. E il discorso vale anche per le Ducati che, anch'esse molto belle e bene rifinite, vanno come le 990. Quindi, il discorso della riduzione delle prestazioni non è (mai) stato vero: le 800 vanno già più o meno come le mille. In gran forma sembrano le Honda e le Ducati, ma anche la Yamaha (c'è il solo Rossi). Interessanti i debutti gommati Bridgestone di Melandri e Elias (con lo spagnolo che commenta: "Niente male, mi sono trovato subito bene con le nuove gomme") e di Alex Barros con la Ducati del team Pramac D'Antin. Il brasiliano è felicissimo: "Le Moto Gp sono decisamente bellissime da guidare e la Ducati mi è sembrata davvero a posto. Si guida molto facilmente e non si fa fatica ad andare forte. Non mi nascondo, sono felicissimo di essere di nuovo qui".
La Ilmor continua a girare, non con il pilota che ha corso a Estoril e Valencia, McCoy, ma con il veterano McWilliams, sebbene il futuro agonistico sembri incerto. C'è un progetto: vendere la moto ad un marchio motociclistico ma nessuno si è fatto per ora avanti. Sulla 800 di Ilien è saliti anche Andrew Pitt (ex Yamaha SBK, ma anche ex pilota Kawasaki in Moto GP), anche lui così, per vedere che aria tira, visto che per ora non si parla di programmi sicuri.
Colpisce il numero uno sulla moto di Hayden, pare proprio che l'americano abbandonerà il suo numero 69 per usare la tabella di campione del mondo: un sogno che alla Honda hanno da tempo e che si è realizzato.
I tempi dicono che Honda, Ducati e Yamaha ma anche Suzuki sono a buon livello e che le mille sono ancora più veloci, ma di poco. Per capirci, in gara i migliori giravano tra 1’ 32 e 1’ 33. Quindi, la tanto ventilata riduzione delle prestazioni non esiste letteralmente. Solo nelle velocità di punta si nota lo stacco: la Ducati GP6 ha toccato il 307 orari, la GP7 i 299, seguita dalla Yamaha a 294, dalla Honda a 292, Suzuki 290, Ilmor, lenta sul giro e sul dritto a 285 km\h.
I test si concluderanno il 2 novembre.
I TEMPI DELLA GIORNATA
MotoGp 990 cc
Rossi (Yamaha 1000) 1’32. 7
Elias (Honda 211) 1’32. 73
Melandri (Honda 211) 1’32. 90
Barros (Ducati D16) 1’33. 64
MotoGp 800 cc
Rossi (Yamaha 800) 1’33. 00
Capirossi (Ducati) 1’33. 11
Hopkins (Suzuki) 1’33.14
Vermeulen (Suzuki) 1’33.18
Pedrosa (Honda 212) 1’33.21
Stoner (Ducati) 1’ 33.41
Hayden (Honda 212) 1’33. 66
McWilliams (Ilmor 800) 1’35. 8
Pitt (Ilmor 800) 1’36.6