Credo che i concetti espressi da chi ha risposto prima di me siano sostanzialmente corretti.
Ci sono però anche altri fattori molto importanti.
Ne espongo uno.
Per lavorare nel migliore dei modi (soprattutto in pista) le gomme devono raggiungere determinate temperature.
E' vero, da una parte, che un pneumatico aumenta la propria temperatura quando è maggiormente sollecitato e di conseguenza aumenta la pressione.
Ma è anche vero che la pressione di un pneumatico freddo influenza il "movimento" della propria carcassa.
Questa, in un pneumatico freddo più "sgonfio", si "muove" maggiormente rispetto a quella di un pneumatico freddo più "gonfio".
Questo maggior "movimento" della carcassa di una gomma fredda con poca pressione provoca un più alto e veloce incremento della temperatura rispetto a quanto si otterrebbe partendo da un pneumatico con più pressione.
Tant'è che i corretti valori di pressione "a freddo" (soprattutto per l'utilizzo in pista) possono variare, e anche di molto, anche a seconda delle caratteristiche costruttive del pneumatico.
Se una gomma ha una carcassa strutturalmente "morbida" vorrà dire che non bisogna diminuire di molto la pressione a freddo per farla "muovere",
se invece la carcassa è più "rigida" bisognerà diminuire maggiormente la pressione per ottenere il giusto "movimento".
A titolo esemplificativo (per uso in pista):
- Metzeler racetec k2 posteriore (carcassa non particolarmente rigida) pressione consigliata a freddo 1,9;
- Dunlop GP Racer D211 E posteriore (carcassa rigida) pressione consigliata a freddo inferiore a 1,3...
(Naturalmente tutto ciò è solo una minima parte di tutte le motivazioni sul rapporti tra pressione-caratteristiche costruttive-temperatura-strada-pista ecc...)![]()







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