
Originariamente Scritto da
AVP191
Concessionaria molto grande. Ordinata. Anche l'usato (anche una baby speed giallao-arancio bellissima). Concessionario affabile. Sgomito e non saluto nessuno e mi vado ad inginocchiare davanti a quella che al momento è una moto che mi CATTURA i gangli del sistema nervoso: k1300r

. Per due minuti non rivolgo parola a nessuno, sembro uno di quei celeberrimi bambini di Fatima, adoranti ed in estasi innanzi alla grotta dell'apparizione. Mia moglie vede la mia saliva e segue il mio sguardo delirante. Chiede, sospettosa, di che moto si tratti: le piace, più del gs

, ne parla come fosse una delle mamme

davanti alla scuola, con cui mi soffermo a chiacchierare con fare galante

. Il Concessionario - griffatissimo, come me

- mi spiega (so già tutto: come mio solito ho letto e conosco i listini più di loro, ma taccio

). Salgo e risalgo su GS e kappona. Scavalletto

, ricavalletto

, ariscavalletto

, impugno

, titillo

le leve

, articolo... le articolazioni, mi alzo e siedo sui pedali. Come i bambini

. La seconda (kappa) mi sta a pennello, sento che mi fa arrivare il sangue dove deve

. Imbraccio i manubri e mi strofino sopra al serbatoio e dentro me faccio "brum brum". Mia moglie insiste per un preventivo anche della kappona. Si va con la prova gs. E' nera, full optional, "sella standard" (non sono un gigante). Si spalanca il retro dell'hangar dove c'è altro ben di Dio (è enorme sta concessionaria, altro che grande!) e mi accende un gs nero full optional. Fuori vedo che comincia a piovere. Il conce mi guarda come a dire, cavoli tuoi

. Io, reduce da una uscita (SPLENDIDA) di 400 km praticamente sotto il diluvio, grandine e un freddo della madosca (


), sono meno intimorito del solito, quasi spavaldo. Accendo: il suono è quasi vicino ad una moto (è stato migliorato con la nuova motirizzazione 1200). Ma sembra ancora un po' il raccoglibriciole della Bosch che ho regalato a mia suocera per Natale. Siamo anni luce distanti dal "palpitare" di un motore. Zompo su un po' teso. Mi sento chiudere la porta dell'hangar dietro. Non trovo sta caxxo di folle..ah!eccola: millimetrica. Cruscotto molto gradevole (fondo arancione e cristalli liquidi disegnati, forse, da Armani). Posizione comodissima (anche mia moglie, da fermo, ci era salita prima e mi avevastrusciato, in segno di approvazione e godimento metaforico...). Prima di partire mi dondolo dopra a dx e sx, per saggiare il peso e la maneggevolezza da fermo. E' vero quel che si legge: le masse sono davvero basse. Parto (il suono del motore anche se migliorato è rimasto strano, frullante, con sentori di ventilatore e aspirapolvere e retrogusto di pale di elica ..non a caso...). Piove di più (...kaputt....). Istintivamente apro il gas come se fossi sulla mia speed: nulla (al ritorno mi spiegheranno che il controllo della trazione, l'abs, il dsct, il fghk, il mtrs, la fig*, e tutti il resto, con scappellamento a destra e un po' a sx, hanno dosato e fatto tutto al mio posto, governando il mio piccolo giro-test). La ruotona anteriore mi intimorisce alle prime curve: è come se non riuscissi a girare e ci volesse il piazzale dei tir della trattoria sulla statale. Arrivo forte in frenata: non mi sembra male, più che altro non si scompone una mazza, sembra che sia un tutt'uno con l'asfalto, nessuna reazione, nessuno accenno di masse o forze che tendono a mettersi in evidenza: catatonica. Riprovo, e intanto saggio il raggio di sterzo, notevole. Sella stracomoda, quasi esuberante per le mie chiappettine piatte. Accenno una curva più in piega, ma non c'è spazio e tra le pozzanghere sono tentennante. Riprovo per sentire se il retrotreno è disponibile a farsi sentire. Nulla. Passo in mezzo a ruscelletti per vedere che succede: niente. Il cardano è quasi impercettibile (scalate su scalate). Il tempo stringe (d'altronde è un approccio da una "botta e via"). Ritorno dopo qualche km. Frizione morbida, ma meno della Multistrada (burrosa

). Cambio preciso, ma non proprio secco. Più morbido della speed (non ci vuole tanto...

) ma meno della Multistrada. Troppo poco, dovrei girarci qualche giorno. Ma le (poche e primissime) sensazioni sono di una moto da viaggio, solida, per partire, incuranti di come sono le strade, quanto lunghe, se piove o nevica o c'è il sole. L'emozione delle curve, del rombo della tripla o del ducati sono lontane anni luce. Qui siamo sull'ovatta e nell'ovatta, ma con la percezione di un congegno granitico fatto per decidere di andare dove si vuole in comodità, con possibilità di carico, in due, senza alcun problema di stanchezza, dolori alla schiena, di acustica invadente, ecc. Sono proprio diverse le filosofie, gli stili che incarnano e si rivolgono queste moto, per cui non ha senso, per me, dire che il gs non è adatto alle curve come lo è o lo sarebbero moto come la speed: è talmente evidente e tautologico, che non richiede argomentazione o dimostrazione.

E' UNA scelta, basata e fondata su diverse e varie necessità, pulsioni, trascorsi personali, estemporaneità, anche umori, momenti della vita. So che con un gs dovrei rinunciare al pulsare del cuore per la mia speed (









), ma so anche che nella mia vita, almeno fino ad ora, non ho mai avuto talmente apodittiche e drastiche preclusioni senza ricevere una qualche penalizzazione, una deminutio nelle mie possibilità di conoscere e provare, e sbagliare. Ma è giusto (ed anche terapeutico) avere anche il coraggio di rivedere, trasformarsi, tentare e, perché no, cogliere nuove opportunità, in base a come si è, si è diventati, e cosa si cerca ancora, come e con chi si vuole condividere (


). Il cuore è importante, te, ma - sempre per me, si intende

- non può essere l'unica chiave di lettura delle "cose".
MI SCUSO SE L'HO FATTA TROPPO LUNGA