Vi ho letti con interesse e devo dire, che al di là dei toni da sfottò, che sono giustificabili e invevitabili (il calcio è anche sfottò..), l'analisi è abbastanza condivisibile.
Premessa: io sono milanista perso: trasferte, abbonamento sempre, rospi ingoiati per l'operato della società e del Presidente-non Presidente delle ultime 2 stagioni, ma presente sempre a sostenere i ragazzi. Lo stato in cui hanno ridotto il calcio di oggi fa si che questo (non il fatto di tifare Milan, ma il fatto di tifare...) debba essere considerato un demerito e una tara. Dunque chi lo dice non ha il mio biasimo.
Detto questo, siccome sono obbiettivo, dico che i gobbi hanno fatto porcate, come le ha fatte la nostra dirigenza rossonera. Allo stato degli atti del processo di 4 anni fa, la gravità di quanto fatto dalla Juve emergeva chiaramente e le sanzioni furono appropriate. Il Milan mi sembrò molto meno colpevole (prima di insultarmi aspettate e continuate a leggere...), nonchè penalizzato per essere stato ritenuto responsabile di aver aggiustato partite che poi perse (!!!!): si beccò una penalizzazione record di punti, rimase in sospeso nell'attesa di sapere se avrebbe giocato in serie B, e se avrebbe disputato la Champions. La penalizzazione ci fu: la Juventus perse 2 campionati e fu mandata in B trovandosi, di fatto, costretta a vendere i pezzi migliori (chi rimase, lo fece per scelta personale..); il Milan fu retrocesso fuori dalla zona coppe, non si vide assegnato uno scudetto di un campionato in cui era arrivato 2° e in cui era stato penalizzato come risultava dagli atti (Siena e partita con la Juve su tutte..) e fu, anche lui, messo nell'impossibilità di fare mercato (perse Ibrahimovic già preso) a causa della non chiarezza sul fatto che avrebbe o meno disputato il campionato di A e la Champions League; all'Inter arrivata 3° e a distanze siderali, da un signore che era stato anche nel suo consiglio d'amministrazione (Guido Rossi), venne assegnato un campionato, ma non solo: anche, nell'ordine, la possibilità di fare mercato (unica tra le "grandi") incontrastata e la medaglia (ampiamente sbattuta in faccia a tutti in questi anni) di PREMIATA DITTA DELL'ONESTA' (lo metto in evidenza perchè è stato uno dei temi assolutamente prioritari di ogni campagna di consenso attivata dall'Inter in questi anni). Questo è il dato oggettivo, checchè se ne voglia dire.
Partendo da questo, e quindi dagli atti di quanto ufficialmente conosciuto nel 2006, la penalizzazione della Juventus, per quanto pesante da digerire, credo apparisse abbastanza inevitabile anche agli stessi tifosi gobbi, sebbene per spirito di corpo e orgoglio protestassero; la penalizzazione del Milan, su quegli atti, apparve inevitabile solo per chi diceva "..figuriamoci se il Milan non c'entra...": ma accettiamola, nel calderone giustizialista dell'epoca e filtrato con gli occhiali dell'antiberlusconismo (tipo "... ne ha fatte tante Silvio, figuriamoci se non ha dato mandato per lavorarsi le partite.."); l'Inter, per quanto a gobbi e milanisti potesse rodere e per quanto si potesse pensare che fosse strano (se si pensa poi a quello che venne fuori successivamente con Tavaroli..) che l'unica a non essere emersa dalle intercettazioni fosse proprio la 2° squadra di Milano, che ha (ancora oggi) nel CDA l' A.D. della Telecom, ne venne fuori "giustamente" (ripeto: stando a quegli atti dell'epoca) immacolata.
Ora il quadro cambia completamente.
Siccome non sono per il "tutti colpevoli, tutti innocenti", credo che alla luce delle attuali integrazioni all'inchiesta le considerazioni sul piano sotanziale possano essere: la posizione della Juve resta abbastanza uguale (nel senso che faceva quelle cose, ma non era l'unica..); quella del Milan - e lo dico da milanista, sia chiaro- si aggrava con le intercettazioni di Meani (e dunque accetto quanto all'epoca deciso che rimane, a mio giudizio, ingiusto per quanto si conosceva allora..); e quella della 2° squadra di Milano vede andare in frantumi la reputazione di "onestà", che non potrà più ostentare per le "evidentissime evidenze" emerse, rende praticamente indifendibile la frettolosa attribuzione di un campionato (che come il precedente non andava assegnato) e, infine, fa si che quanto NON VINTO in quegli anni e negli anni precedenti (..non solo in Italia, ma anche in Champions League..) non possa trovare "redenzione" nella superficiale affermazione che non vinceva perchè gli altri rubavano.
Ho detto.
Per il resto, avrei piacere che a vincere il campionato fosse la Roma di Ranieri, persona seria e preparata, ingiustamente e insensatamente giubilata a Torino da una campagna vergognosa di Tuttosport, subito pronto a scaricare il suo paladino Ferrara appena questi ha avuto gli ovvi problemi di allenatore alle prime esperienze.