Gli attacchi alla figura di Giacinto Facchetti, ormai scomparso, uomo e sportivo, distintosi sempre per correttezza nei campi di calcio, provenienti, in questi giorni, dai tifosi della squadra di calcio F.C. Juventus di Torino, mi lasciano alquanto sbalordito e perplesso ...ma è possibile che lo sport, sinonimo da sempre di lealtà, possa condurre a tanta violenza, volgarità e cattiveria?
E' ciò che si chiede anche suo figlio che vede la figura paterna attaccata e denigrata con violenza...
"Un attacco alla figura di mio padre molto forte, volgare e anche violento....
È semplicemente vergognoso"....
Gianfelice Facchetti, figlio dell'ex presidente dell'Inter, commenta così l'interpretazione data dai legali di Luciano Moggi, nel processo di Calciopoli a Napoli, di una telefonata fra Giacinto Facchetti e l'ex designatore Paolo Bergamo (ascolta l'audio)....
Per i legali di Moggi si tratterebbe di una prova centrale che smonta il castella accusatorio in quanto l'ex presidente dell'Inter chiederebbe a Bergamo l'inserimento di Pierluigi Collina nella griglia.
"Il commento doveroso da fare, quello più importante, è che tra la trascrizione letta stamane in aula e quello che abbiamo ascoltato, c'è una sostanziale differenza. Mio padre non dice 'mandaci Collina'. Collina lo dice il dottor Bergamo. Questo sposta notevolmente le cose", spiega il figlio di Facchetti a Sky Sport 24....
"Se questa è la madre di tutte le intercettazioni, penso che la madre di tutte le intercettazioni abbia abortito, da poche ore, un mostro che non va da nessuna parte....
Se siamo arrivati a questo punto - prosegue - forse è doveroso che tutti gli organi di giustizia, che in qualche modo stanno seguendo questo processo, la Federazione stessa, prendano una posizione decisa e netta, perchè è semplicemente vergognoso".
"Se trovo sconventiente che tutti seguissero questa pratica di parlare con i designatori? Siamo d'accordo: se dovessimo giudicarlo col senno di poi, l’ideale è che i designatori facessero il loro lavoro, che i dirigenti facessero il loro lavoro, che non ci fosse nessun tipo di interazione che si prestasse a interpretazioni e cose varie, per mettersi al riparo da qualsiasi possibile equivoco.
Le uniche telefonate nel 2006 tra mio padre e Bergamo riguardavano sorteggi Uefa già avvenuti. Quindi, per quello che riguarda mio padre, per quello che riguarda me, posso dire che, anche in quei giorni lì, quando sono uscite delle telefonate tra Facchetti e il designatore Pairetto, in quel caso c’erano.
Nessuno ha mai detto che non ci fosse nulla.
Poi, in quella estate, mio padre è stato spettatore di tutt’altra vicenda, perché era il momento della sua malattia, che era crescente".
"Poi, per il resto, magari, se qualcuno ha fatto anche delle altre telefonate, avrebbe semplificato il fatto che ognuno si sarebbe preso le proprie responsabilità, dicendo che era pratica parlare con i designatori, sarà successo anche a noi. Questo, probabilmente, avrebbe alleggerito la posizione di tutti.
Comunque, non credo che siamo nella stessa situazione. Non ci dimentichiamo che la maggior parte delle conversazioni tra il signor Moggi, i designatori e altre persone che facevano parte di questo gruppo, che sono in questo modo i principali imputati del processo di Napoli, parlavano su utenze straniere e che il contenuto di quelle telefonate nessuno lo saprà mai. Non dimentichiamo che ci sono tutta una serie di altri fatti, che sono stati imputati e che sono di una altro peso e di un'altra rilevanza".
"Sotto questo profilo io e l'Inter possiamo stare completamente tranquilli: sarebbe molto più bello non avere niente da dire su tutto questo, non aver nessun discorso da fare.
L’unica parola che dovrebbe essere detta, la potrebbe dire lui, se fosse qui, per rispondere, in qualche modo, a quello che gli viene detto. Io, però, mi voglio attenere ai fatti, perché è la cosa, quanto meno, incontestabile.
Capisco la voglia di rivalsa, di vendetta, ma anche di una giustizia che arrivi a fare chiarezza su certe risposte che non sono state precise e che, magari, meritano dei chiarimenti. Tutto questo lo capisco, fin quando è qualcosa che rimane entro certe frasi.
Ho trovato un attacco alla figura di mio padre molto forte, volgare e anche violento. Io mi sento tranquillo per la sostanza, non trovando dentro nulla. Però, capisco che c’è una cosa mirata, ed oggi ne ho avuto la conferma".
Per concludere...almeno i morti non dovrebbero essere lasciati in pace...?
con te