Ciao ragazzi, finalmente questa settimana potrò provare i due modelli della casa Britannica, la Speed e la Street Triple.
Sto cercando di acquistare la mia "nuova" moto, ma avendo provato alcune delle sorelle dagli occhi a mandorla, benchè innamorato da sempre della Yamaha mi è piaciuto di più un modello Suzuki, data la mia esperienza di vecchio brontolone di biker vedrei più consona una Triumph nel mio garage.
Ho molti dubbi riguardo la scelta tra la più piccola e la più grande di cubatura, la prima mi piace molto per alcune soluzioni tecniche che mi corrispondono come soddisfazone meccanica nell'averle, per la seconda alcune di queste mi lasciano un po' perplesso, ma la cubatura 1050, la potenza ed insomma la stazza, mi piacciono molto.
Trovo le colorazioni delle livree veramente un poco avare di offerta, forse gli importatori e designer dovrebbero rispettare un po' di più il bouchet di scelta che alla clientela farebbe piacere disporre, nel mio caso penso che, se eventualmente acquistata la moto, non uscirebbe dalla concesionaria se prima non mi fosse stata cambiata la colorazione, (certamente a mie spese, chi mai mi darebbe retta) in un bel rosso amaranto magari con una di quelle belle tonalità che i Jap sanno realizzare.
Lo so non ci azzeccherebbero nulla i due stili, a molti piace una colorazione sobria, dark, nera o siamo li, ma a me la moto piace pensarla ed averla con un bel punto di colore ed il rosso amaranto, come il blu elettrico mi piacciono molto.
In tutti i modi, non sapendo cosa scegliere, aspetterò di provarle tutte e due, nel frattempo ho avuto un'assaggio del mondo Triumph giovedi scorso qui a Roma in occasione dell'inaugurazione della bellissima nuova sede di via della farnesina, bellissima gente e personale della concessionaria squisito.
Ho visto un'atmosfera molto British, mi ricordava il mio viaggio in Inghilterra negli anni ottanta e la mitica Carnaby Street degli anni sessanta, mancavano le giacche Belstaff e poi sembrava un garage dei Teddy Boys
Presso la concessionaria, posizionata con orgoglio alla base della rampa del garage c'era la moto del mio amico Franco Trabalzini che conobbi negli anni ottanta e mi fece entusiasmare per la velocità, io che fino ad allora avevo solo come credo il cross e la regolarità, scusate, Enduro volevo dire, accennavo che ho potuto rivedere il mitico Norton Manx blu con la fascia bianca di Franco, ricordando con grande affetto nel suo sorriso un appassionato sincero delle due ruorte innamorato di tutte le blasonate inglesi e quando egli, mi iniziò alla velocità presso lautodromo di Vallelunga con una Laverda 1000 Jota e che per 10mila lire "Er Formicone" guardiano dell'autodromo ti faceva scendere in pista dopo che aveva asciugato la pista dall'olio delle macchine che avevano girato mezzora prima, mi cambiò la vita.
Bene, con il sole tra qualche giorno, proverò questi due splendidi modelli e saprò dire, spero, che cosa potrei scegliere come moto.
Ciao Max





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