Ho seguito un po' ieri. Purtroppo non ho l'animo giusto e ben predisposto per esercitare il senso critico (che pure nopn mi mancherebbe), o esprimere considerazioni e formulare giudizi. Prevale l'istintivo (o forse troppo ragionato) allontanamento dal problema, il rifiuto, anche una sorta di non edificante qualunquistica lettura. Che forse potrebbe avere la sua radice nella disillusione e rassegnazione che non possano esserci reali cambiamenti. Ciò non toglie valore alla conoscenza e all'informazione, alla ricerca delle "verità" (plurale non maiestatis), della comprensione dei fenomeni e delle dinamiche e, ovviamente, dei coinvolgimenti delle persone, degli affetti, dei drammi.