Stamattina ho sbirciato sul giornale sportivo la dichiarazione di Totti circa le provocazioni di Balottelli, alle quali rimando (Corriere dello Sport), nelle quali si richiama al "popolo" e ad altre non proprio trascurabili entità e valori sociali.

Ho fatto, d'istinto, questa riflessione, forse in parte impopolare:
1) se è convinto di ciò che dice, allora nulla quaestio (egli è realmente ciò che a me appare);
2) se non è convinto di ciò che dice e, presumibilmente, rende delle dichiarazioni al fine di una precisa e mirata strategia comunicativa, allora è verosimile che reputi tutti gli altri dei deficienti che hanno il solo compito di accettare come vero tutto ciò che dichiara.
Quasi inutile dire qual è il mio convincimento.