Aveva installato microtelecamere nel bagno del locale per riprendere le colleghe mentre si svestivano. E non solo. Nei guai è finito un cuoco guardone che, in due anni, ha collezionato più di duecento file erotici. Le indagini sono partite a marzo quando il titolare del ristorante, a Modena, si è insospettito dopo aver visto nel bagno usato dal personale un borsello ‘dimenticato’ dal quale spuntavano cavi. Ha chiamato la polizia che ha poi scoperto all’interno della borsa, forata per fare ’sbucare’ l’occhio della telecamera, tutta l’attrezzatura per fare film ‘hard’.
Il voyeur è stato scoperto grazie ad alcuni file che aveva cancellato, ma che la Polizia Postale coordinata da Salvatore Calabrese, ha recuperato, in cui si filmava mentre sistemava le microtelecamere. Si tratta di B.G., 51enne divorziato. A casa sua gli agenti hanno poi trovato due pc, di cui uno rubato al titolare del ristorante, un hard-disk, cinque borselli e sette microtelecamere. Si è poi scoperto che l’uomo le aveva installate anche nel bagno di un secondo ristorante, appartenente allo stesso titolare, dove lavorava saltuariamente. Licenziato in tronco, è stato denunciato per interferenza illegittima nella vita privata e furto. Rischia una pena fino a quattro anni.
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