Era 2 anni che volevo partire con la moto ; altre passioni e altre degenze avevano relegato nel cassetto questo sogno. Avevo avuto la fissa dei motori da giovane, come i miei coetanei, e ho sempre usato le due ruote (Garellino, Ciao, Motom ss, Lambretta 125, Ala verde , BSA 500, ecc.) solo per gli spostamenti nelle vicine vicinanze ...
Quando comprai una vera moto, volevo partire. Per dove, non sò, ma andare
Sembra facile partire. Mia moglie non ama la moto! Non amo i gruppi e non ho paura a partire da solo. Rimando, e poi rimando, ma il pensiero si fa insistente fino a che decido di incastrarmi.
Annullo tutti gli impegni (meno 1) per un fine settimane di fine luglio e inizio a organizzarmi: tagliando della motina, cartine sul serbatoio, mutande lunghe e supposte anti emerroidiarie. Vado in Bretagna, forse anche in Espagna.
Ma cosa ci vai a fare lì? E' pericoloso e poi ti ruberanno la moto! Mi dicevan gli amici. Ho sempre rifiutato i luoghi-comuni e le prevenzioni. Mi hanno sempre affascinato l'estremo , sia nei viaggi che ho fatto sia negli sport che ho praticato, e là Bretagna mi sembrava così vicina e nello stesso tempo lontanissima.
In effetti è un paese dimenticato: il libraio, a cui chiedevo una guida turistica sulla Bretagna, mi rispose che non ne esistevano di pubblicate in italiano, forse solo in Piemontese. Comunque vado!
Mancano pochi giorni alla partenza. Non sono mai partito a fine luglio, anche se ho fatto viaggi avventurosi, questo mi inquieta; non sono neanche esperto in culinaria e l'idea di un digiuno o di una indigestione mi preoccupa. In più mi sono anche complicato la vita accettando un contratto per un' reportage sul Forum. Avrei potuto arrivare, pur partendo la sera, da Torino ed invece arriverò in Bretagna (a dormire con Intrippp) nelle notte e stanchissimo. Sono agitato. Barcollo, ho avuto Bob in visione, ma non mollo
