ha vinto!!!!
ed e' stato profumatamente pagato per farlo!!!!!
andarsene senza salutare i tifosi che l'hanno sostenuto per 2 anni e' un brutto gesto!!!
per me può andare a fare in culo!!!
per altri 45 anni!
questa è la risposta + giusta e + vera secondo mio umile parere,
con tutti i soldi che ha preso almeno un minimo di riconoscimento verso i tifosi che l'hanno sostenuto e alcuni idolatrato,
invece ha vinto, incassato la pila e manco si è presentato a milano, ma dai
bella gente![]()
oddio, che herrera, noto per la sua stronxaggine e il suo spasmodico attaccamento al denaro, oltre che per il suo cinismo, fosse un signore, lo imparo adesso
da wiki:
Così Herrera emigrò in Italia siglando un accordo con l'Inter con uno stratosferico ingaggio di 45 milioni a stagione (premi esclusi!). L'Inter di Herrera diventò una delle più forti squadre negli anni sessanta, ed è ritenuta la miglior Inter di tutti i tempi. Nelle sue otto stagioni come allenatore, l'Inter di Herrera vinse due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali e tre scudetti.
Nella stagione 1968-'69, attratto da un contratto da 259 milioni, approda nella capitale, sponda romanista, dove rimane per ben cinque anni. Il miglior piazzamento ottenuto con i giallorossi in campionato è il sesto posto del 1970-1971, ma riesce ad aggiudicarsi con la Roma la Coppa Italia, la Coppa Anglo-Italiana e fallisce solo a causa dell'estrazione a sorte con la monetina l'approdo in finale di Coppa delle Coppe.
Quanto a fallimenti, Herrera ne ha avuti parecchi, molti di più che non i successi. Che, d'altronde - da qui l'interrogativo che lo segue da sempre: migliore allenatore o venditore di se stesso? - sono arrivati solo grazie a squadroni con fuoriclasse e campioni senza concorrenza che di certo non è stato lui ad "allevare": dal Barcellona di Kubala, Kocsis e Czibor, nonché un giovane Luis Suarez all'Inter di Sarti, Burgnich, Guarneri, Tagnin, Picchi, Jair, Domenghini, Mario Corso e il Suarez di prima, portatosi appresso dalla Catalogna - mentre per Facchetti, Bedin e Mazzola si può dire che abbia contribuito a far sbocciare.
La vicenda della morte del suo centravanti Taccola lo vede colpevole se non altro di aver sottovalutato le cautele dei medici.![]()
ieri sera hanno fatto vedere un video fuori dallo stadio metre piangeva sulle spalle di materazzi....per una volta a me ha fatto un po di tenerezza....secondo me non se ne vorrebbe andare, ma lo fa per inseguire un record come ha detto subito dopo la partita
RENAULT MEGANE BIANCA....SE LA CONOSCI LA EVITI
STRUNZZZ RACING TEAM DURI A MORIRE NONOSTANTE IL SERVER
....lasciate almeno finire la preghiera.....
Ho intravisto anche io il video su "Striscia" e non nascondo che mi ha toccato, poiché una manifestazione di debolezza, come quella che esprime un gesto liberatorio e, presumibilmente, non calcolato, non governato da scopi mirati e razionali, richiama la vulnerabilità di tutti noi esseri umani e, per questo, può suscitare compassione (=nel senso greco, ovvero di compartecipazione al pathos, al sentire dell'uno verso l'altro). Ciò detto, la vittoria, di per sé, è una "misura", non secondaria, così come si vive ed è inculcata diffusamente nella cultura e nella tradizione calcistica. Sui comportamenti, sulle "strategie" comunicative, e quant'altro di allenatori con forti ed anche controverse personalità, come, innegabilmente, Mourinho, rimangono e rimarranno sempre perplessità, riconoscimenti, disconoscimenti, simpatie, antipatie, onori e oneri. Qualche qualità deve pur averla, se per "qualità" si voglia intendere perlomeno riuscire a "sfangare", "strappare contratti d'oro", "imporre una propria linea", "far parlare di sé", "portare denaro alla propria causa", "accattivarsi certa stampa o certa tifoseria", ma anche "vincere partite e Coppe Campioni dopo 45 anni (se non ricordo male)" e stare, comunque, ancora "a galla" (o, se si vuole, sulla cresta dell'onda) in un mondo che proprio tanto trasparente, semplice e lineare non mi pare che sia. Anzi.
Comunque sempre e solo FORZA JUVENTUS![]()
C'E' SEMPRE UN PURO PIU' PURO, CHE TI EPURA