Se lo dice Emilio Fede tutti indignati, se lo dice un sociologo di sinistra che pubblica sul manifesto,puo' essere interessante...


Ci ha pensato Alessandro Dal Lago, sociologo dell’università di Genova, con un saggio pubblicato da manifestolibri: Eroi di carta. Il caso Gomorra e altre epopee. Sul fatto che autore ed editore appartengano al campo della sinistra non ci sono dubbi. E quella di Dal Lago è la più dura bocciatura di Gomorra letta finora. Argomentata, dotta, ricca di citazioni: un’esegesi dell’opera di Saviano, e anche del personaggio.

Scrive Mario Porqueddu sul Corriere: “Non si salva quasi nulla: condannato lo stile, l’impianto narrativo, l’uso di una prima persona che è di volta in volta io-narrante, io-autore e io-reale, e la confusione che questo genera nel lettore, utile a un processo di identificazione totale fra chi scrive e il pubblico, e quindi alla nascita del’«eroe-scrittore»“.

E ancora: “Altrettanto severo l’esame su quanto è accaduto dopo l’uscita di Gomorra e la sfida lanciata da Saviano ai boss nel settembre 2006 a Casal di Principe: perché da allora Saviano è diventato un simbolo, il cavaliere che si batte contro il Male, icona perfetta in un Paese dove – dice Dal Lago- grazie a un altro Cavaliere, molto di ciò che succede, e anche l’agenda politica, «è tradotto in chiave di contrapposizione simbolica». Insomma, Saviano (quasi) come Berlusconi?”.

La conclusione è disarmante: “Riassumendo: scrittore sopravvalutato, eroe di carta, portato alla semplificazione invece che a cimentarsi con la complessità, moralista, vanesio e nazional-mediale (evoluzione di nazional-popolare)“.