
Originariamente Scritto da
simotrone
La causa è semplice: i mezzi a motore (ma non solo) vanno molto più veloci di quello che il nostro corpo può tollerare: leggevo tempo addietro (ma purtroppo non ritrovo la fonte) che un corpo umano oltre i 30 Km/h sbattuto contro il muro già subisce danni molto gravi, questa è la velocità limite (o meglio la "quantità di moto" = massa * velocità che è la quantità fisica coinvolta negli urti).
Usare paraschiena, casco che ti proteggono da botte in punti vitali, e indumenti guanti, piedi, pantaloni, giacche) che ti proteggano dall'abrasione dell'asfalto è un buon metodo per salvarsi nelle "cadute stupide".
Inoltre puoi considerare il fatto che i tempi di reazione degli essere umani, non possono scendere sotto una certa quantità per ragioni fisiologiche, e di solito si misurano in centesimi di secondo - una media stimata è 20 centesimi di secondo per ricevere uno stimolo visivo/uditivo e premere un pulsante con un dito.
A 100Km/h stai percorrendo circa 28 metri/secondo: nel momento in cui vedi un ostacolo (ie: un sasso in autostrada) e tiri la leva del freno e quella comincia ad azionare il potere frenante hai già fatto come minimo 5-6 metri a piena velocità, poi ci devi mettere lo spazio di frenata del mezzo.
Quindi sempre vista lunga sulla strada. In questo caso l'unica cosa che conta è avere una velocità ridotta e un'ottima visuale. Nelle curve cieche rallentare (cosa che i motociclisti secondo me non fanno per definizione), vicino ai punti ciechi allargarsi e ridurre la velocità (ad es: un'auto parcheggiata che nasconde un passaggio pedonale), ecc.
Come vedi, son cose che si sanno, ma ci si pensa poco quando si deve andar di manetta.
Scusa, voleva essere un commento ironico e "sottolineare" la cosa.
Da quando sono qui mi leggo solo risposte come quelle che ho citato sopra, ma per quel che mi riguarda, continuo a fare i miei bei 50 orari per lo più. ^_^