prima considerazione:
a quel tipo, cosa noi si pensi di lui non gli frega assolutamente niente,
noi per lo meno ci possiamo chiedere se incontrandolo di notte in una strada isolata avremmo o no paura della sua faccia, infondo credo sia quello che lui vuole ottenere, far paura a prescindere anche putacaso in quel momento stesse ridendo,
seconda considerazione, il tatuaggio e' arte antica, tanto antica da essere utilizzata pure dai guerrieri atzechi, dai maori come da ammiragli inglesi, dalle geisha giapponesi alla vicina d'ombrellone, per alcuni un vezzo, altri un linguaggio, oppure un'ossessione, una dichiarazione d'amore o magari di guerra, comunque una libera scelta, diverso e' se ti tatuano con un numero o ti marchiano con un simbolo di proprieta' contro la tua scelta di liberta',
terza considerazione:
almeno questo ci mette la faccia, faccia o non faccia paura, lo preferisco a chi la propria di faccia non ce la mette mai, perche' mai nessuno sappia qual faccia di merda veramente in realta' abbia, pari pari la legge sulle intercettazioni e la liberta' di stampa caro alessandro











 
			
			
 
					
					
					
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