APCOM
"Istanbul, 22 giu. (Apcom) - Il sangue torna a scorrere anche a Istanbul. Questa mattina presto nel quartiere di Halkali, periferia sud-ovest di Istanbul, un ordigno è esploso al passaggio di un servis, uno dei veicoli con cui le aziende e le scuole portavo impiegati e studenti ai posti di lavoro e di studio. Ma non si trattava di un veicolo qualsiasi: l'autobus infatti trasportava personale dell'esercito.
Il primo bilancio è di 4 morti e 12 feriti di cui due in condizioni critiche. Fra le vittime c'è anche Buse Sariyag, una ragazza di appena 17 anni che stava andando a scuola ed era figlia di un militare. Le altre tre sono il sergente maggiore Bekir Celik e i sergenti Caglar Bolukbasi e Ugur Ekiz. Si tratta di un "attacco terroristico" secondo Huseyin Avni Mutlu, il governatore di Istanbul, che ha additato come responsabile dell'operazione il Pkk, il Partito dei lavoratori curdo, senza però nominarlo mai. L'ordigno esploso stamani è stato attivato da un ordigno a distanza, secondo quanto ha detto il governatore, una tecnica spesso utilizzata dai ribelli curdi nel sud-est dell'Anatolia, teatro dei combattimenti con le forze turche. Nel weekend il Pkk aveva minacciato per bocca del suo portavoce nel nord Iraq, di lanciare i suoi attacchi in "tutte le città della Turchia".
Il Capo di Stato Maggiore dell'esercito, Generale Ilker Basbug, sta arrivando sul posto. In Turchia in questi giorni il clima è molto teso. Nel fine settimana ci sono stati 11 morti fra le forze armate turche in seguito a scontri con il Pkk, l'organizzazione che lotta per la creazione di uno stato indipendente curdo in territorio turco. Ieri a Diyarbakir, città con la maggiore percentuale di curdi nel Paese, un altro militare è morto in seguito all'esplosione di una mina."


Se non fossi stato lì appena pochi giorni fa, sarebbe stata solo una delle tante brutte notizie che si leggono (purtroppo a volte "distrattamente") ogni giorno