
Originariamente Scritto da
ALE72
Sabato mattina mi sveglio di buon'ora(troppo anche per me,5.20...

) e arrivo nel paddock di Varano verso le 7.30,dove incontro Blackhound che mi da la triste notizia di Antonio,scomparso il giorno prima;resto di pietra e il pensiero della vicenda mi accompagnera' per tutto il giorno,tranne nei pochi giri di pista liberi dove a me,personalmente,si chiude una vena nel cervello e cerco di dare il massimo.Primo turno ore 9.15,entro circospetto non avendo mai girato in questa pista(anzi si, una volta 10 anni fa,ma poi e' stata modificata);prima impressione:non mi piace,poco tecnica e lenta,troppo semplice per i miei gusti e abitudini.Secondo turno poco prima delle 11,mi metto in coda e dopo una bella sudata riesco ad entrare,spingo un po' di piu' e comincio ad apprezzare un po' la pista,che non e' poi cosi' malaccio.Terzo turno dedicato, gentilmente offerto da un ragazzo di nome Matteo che mi ospitava nel suo box...che manetta ragazzi! Giravamo sul passo del 1.17 e lui si girava a guardare se lo seguivo...scopriro' poi che corre con gli scooter,ed era alle sue prime prese di contatto con una moto vera,roba da appendere il casco al chiodo per come mi seminava...

Pausa pranzo,con panino offertomi da Gnolo,con cui faro' i turni successivi.Purtroppo nell'ultimo turno Gnolo cade,lo vedo rialzarsi dopo la caduta e penso:meno male,non si e' fatto niente...sbagliavo:caviglia e clavicola rotti...

Esco e decido di non girare piu',troppe cadute oltre alla tragedia del giorno prima.Nel complesso mi sono divertito,anche se una parte dei miei pensieri era sempre rivolta ad Antonio e soprattutto alla sua famiglia.