Il problema è che il tempo passa...i tempi cambiano, come è normale e giusto che sia, e "leggende" della musica, della letteratura, dell'arte, umanamente invecchiano, biologicamente: quasi banale dire questo, ma fa un po' tristezza, perché nella mente, spesso, rimane la fotografia imperitura di una giovinezza artistica, di uno splendore mediatico, del fulgore del seguito dei fan, degli appasisonati. Da stadi stracolmi, si arriva ad un inevitabile e fisiologico "viale del tramonto", a volte, purtroppo, stridente e non sempre all'altezza. Il solo pensiero che Phil Collins sia affetto da una patologia e non possa più suonare (verbo assai riduttivo) la batteria, mi stringe un nodo alla gola, per tutto ciò che ha rappresentato lui e i Genesis nella mia vita (per non parlare di altri ancora...).
Restano però i segni indelebili, i dischi, i cd, i video, la musica, i libri. I ricordi, il legame, anche l'amore cieco E un po' di nostalgia e malinconia.