la differenza tra il giustificare e il capire é che:
chi giustifica non cerca soluzioni ma gli va bene così ...
chi cerca soluzioni cerca di risalire a delle presunte cause per capire se si possono o devono applicare soluzioni che permettono di diminuire tali avvenimenti ...
poi c'é chi pensa che cercare di capire equivalga a giustificare ... ma questo é un altro capitolo ...![]()
Le verre est un liquide lent
ho letto ora di un altro episodio simile a rieti...temo che ce ne saranno molti di questi casi nel prossimo futuro,la crisi, la disperazione, la follia..mamma che periodo
allora evitate i giudizi di valore, come per colpa di chi cerca profitti, o per colpa della società, o per colpa del mobbing
i fatti sono che c'è stato un licenziamento, la persona è entrata in depressione facendosi sopraffare dall'incertezza del futuro ..ha preso una pistola e ha fatto fuori due dirigenti.
Le motivazioni di cosa gli sia scattato in testa non lo saprà nessuno, Interpretiamo ma qualcuno associa causa ed effetto infondatamente
La vita resta un valore che va oltre un lavoro ,un lutto di una persona cara, e tutte quelle che possono essere le sofferenze della vita che spesso sono insuperabili solo nel cervello di chi le pensa...se poi per qualcuno ci sono buoni motivi per compiere atti estremi come questi allora suicidatevi ,ma non esercitate un potere sulla vita altrui.
La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...
brutta storia.
"Sono una persona fragile. Mi si rompono subito i coglioni". (Anonimo).
quando qualcuno muore ci si pone delle domande sull'aldilà ... eppure nessuno potrà mai sapere ...
questo, comunque, fa parte anch'esso del crescere e dell'evolvere ...
i pensieri lineari sono facili da capire e sono anche rassicuranti ... ma spesso semplificano ciò che tanto semplice non é ....
non tutti coloro che si trovano in situazioni così estreme fanno azioni di tale entità e drammaticità ... personalmente non ho parlato di colpe ma ho cercato, tenendo conto di una fragilità dell'omicida-suicida, di riflettere se la strada che si é presa non é forse da modificare, fermorestando che fatti del genere capiterebbero comunque, anche in società modello.
il fatto di pensare e di riflettere su di un tema non vuol dire giustificare o sostenere dei "buoni" motivi ... ma come già detto ... questo é un altro tema ...![]()
Le verre est un liquide lent
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a me, senza sapere nulla (motivi del licenziamento, carriera dell'assassino, situazione familiare e economica dell'assassino, moralità dei capi, ecc), non mi viene niente da commentare.
come fate voi ad avere un'idea così netta?
in effetti sono supposizioni ...
la preoccupazione e l'incredulità spesso cerca una ragione ed é quello che si sta facendo ...
non so se sia giusto o meno ma é anche vero che l'uomo é un essere sociale e che nulla capita a caso ...
il suicidio adolescenziale ha un picco molto più alto in paesi come il Giappone, dove avere un lavoro ha un significato che va al di là del semplice tirare a campare e dove, di conseguenza, andare bene a scuola ha un significato che va al di là del far contenti i propri genitori o se stessi ... é evidente che non può essere una risposta esaustiva ma é anche vero che sembra esserci una relazione tra le cose.
per il resto, meglio sbagliare che assentarsi, davanti ai problemi della vita, io penso.![]()
Le verre est un liquide lent
ci vuole coraggio ad uccidere 2 persone,ancora di piu' a togliersi la vita,siccome il coraggio per me non è sufficiente a far sì che un uomo faccia come sopra posso solo pensare che era insano di mente,ergo malato ,indi imprevedibile ,per cui rientra nella "normale "casistica delle persone depresse con manie suicide che decidono di portare con sè le persone piu' care o piu' odiate.
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