Le verre est un liquide lent
come fa la Francia?estrae le scorie chimicamente, le vetrifica inserendo del piombo che assorbe le radiazione, le inserisce in fusti di acciaio e le stiva in depositi salini a grande profondità. Perché lì ? Semplicemente perché il sale testimonia che da almeno un milione di anni non c'è stata acqua e quindi non ci sono rischi di inquinamento per le zone circostanti
La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...
Tutti sti problemi si avrebbero anche nella costruzione di centrali eoliche e solari.
Dalle mie parti,Pontedera,erano previste 12 pale eoliche,si son fermati a 4 per ora perchè altri 2 comuni non vogliono,chè son brutte,deturpano e danno anche fastidio all'elisoccorso (siccome manca spazio nel cielo!!!),senza dimenticare che secondo molti fanno poca energia,non servono a niente,ci mangiano su ecc... Sul monte Vaso hanno protestato un sacco che erano brutte,a Montecatini Val di Cecina pure:MA SI VUOLE O NO QUESTO EOLICO?
Sul solare rimango dell'idea che non essendo i pannelli eterni,quando dovranno essere smaltiti ci saranno problemi.
Il fatto è che si vuole guardare avanti solo sulle cose che ci piacciono...
Personalmente ritengo che siamo enormemente indietro rispetto ad altri paesi,vicini e non,e che una soluzione vada trovata. Chiaro che se si vuole l'eolico,si sopporteranno le pale brutte e grandi,se si vuole il solare,tappezzeremo campi e tetti dei centri storici coi pannelli,cercando di renderli più funzionali e longevi possibile,se si vuole il nucleare si dovrà per forza trovare la soluzione delle scorie.
Altrimenti ritorno all'AUSTERITY,consumare meno,meno luci accese,meno auto,meno moto,più camminate e pedalate,così ci guadaganmo in salute e ci si sfoga meglio![]()
interessante
speriamo... speriamo che qualcosa si muova... anche se sarà molto dira recuperare 30 anni....
WE ARE GENOA!
Un bel problema si apre per i francesi: chi vuole un sito di stoccaggio per scorie nucleari? Avere le centrali nucleari vuol dire avere anche scorie nucleari una volta che il carburante si è esaurito. I francesi non sono esseri umani diversi dagli altri (dunque ricchi di contraddizioni) e sebbene tollerino sul loro territorio la presenza delle centrali nucleari sembrano essere meno tolleranti verso le scorie. Il paradosso è questo: l’80% dell’energia francese è prodotta dalle 59 centrali nucleari. Il Governo aveva fissato al 2019 la prima messa in servizio degli impianti di stoccaggio nel dipartimento dell’Aube, nella regione dello Champagne, organizzato dall’ANDRA, l’Agenzia nazionale per le scorie radioattive (tra l’altro partner di SOGIN per l’Italia). Nell’attesa, le scorie sono depositate a La Hague e Marcoule. Ma dopo i recenti dinieghi dei comuni coinvolti lo stoccaggio è rimandato a data da definirsi.
Il punto è che nessun esperto, studio, ricerca è riuscito a convincere la gente che lo stoccaggio delle scorie nucleari sarebbe sicuro; nessuno desidera che sotto il suolo del proprio comune, a 500 metri di profondità, sia conservato per i prossimi secoli una parte di quel combustibile nucleare che non si può recuperare.
Le verre est un liquide lent
veronesi ha molto poco di sinistra:semplicemente non si piaceva con berlusconi
l'amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci
- Estrazione, lavorazione ed arricchimento dell’uranio utilizzato dalle centrali nucleari richiedono energia che di solito deriva da fonti fossili:
dunque comporta emissioni di gas serra.
certo non a livelli delle centrali a carbone o da petrolio ma il cane si morde la coda...
- Le centrali nucleari, oltre a produrre energia, producono anche un’enorme quantità calore. Per l’impianto di raffreddamento serve acqua (ne serve moltissima), che viene restituita all’ambiente riscaldata o sotto forma di vapore = serra.
L'acqua in teoria dovremmo berla e non buttarla.
- Sole e venti (finché ci saranno) durano oltre 160 anni
- in Italia si possono fare i depositi. I siti individuati sembrano esserci.
parliamo di formazioni argillose, ideali per lo stoccaggio geologico sono diffuse lungo tutto l'arco esterno dell'Appennino costituite da uno strato di alcune centinaia di metri di spessore di salgemma di età miocenica (circa 7 milioni di anni) confinato da altrettanto enormi spessori di argilla
- il metodo ADS di Rubbia è rimasto chimera. Tra l'altro si tratta di un progetto che poteva al massimo trasmutare i soli attinidi minori.
non abbiamo una soluzione per le scorie e la trasmutazione è per adesso un'illusione, possiamo solo scegliere tra il ciclo aperto e quello chiuso.
Se scegliamo il primo avremo bisogno, secondo il MIT, di un deposito come lo Yucca Mountain ogni 5 anni.
il ciclo aperto, sempre nell'ipotesi di triplicamento dei reattori che non risolve il problema dei gas serra, abbiamo uranio per 50 anni circa ed abbiamo bisogno di un deposito come lo Yucca ogni 3 anni. E la Terra diventa un gruviera... sviZero...
- se contiamo poi che sembra che il plateau del consumo energetico sia stato raggiunto, a buon investitore...
- concludo con Jeremy Rifkin:
"...L'Italia è l'Arabia Saudita delle energie rinnovabili! Ci sono così tante e distribuite energie rinnovabili nel vostro Paese! Mi meraviglio quando vengo nel vostro Paese e vedo che non vi state muovendo nella direzione in cui si muove la Spagna, aggressivamente verso le energie rinnovabili..."
Ultima modifica di clo; 27/07/2010 alle 20:23
...non conta sapere dove devi aprire il gas, ma dove devi chiuderlo!
Ultima modifica di Sfigatto; 27/07/2010 alle 20:35 Motivo: UnionePost automatica