NEW YORK - Tolleranza zero? La legge è uguale per tutti e probabilmente anche per Caroline finirà com'è finita per una caterva di ragazzi di tutto il mondo (occidentale) beccati per la solita bravata: vuoi vedere che riesco a fregarmi questo e quello senza farmi acchiappare? Solo che Caroline l'hanno acchiappata. E Caroline di cognome fa Giuliani. Ed è la figlia del sindaco-sceriffo della tolleranza zero che trasformò la New York preda delle gang nel gioiellino che adesso quel miliardario di Michael Bloomberg può amministrare placidamente.
Certo chiamarla ragazzata forse è troppo poco: in fondo Caroline non è una bambina e ha ormai vent'anni. L'hanno sorpresa a rubare nell'East Side: il quartiere più chic di New York. Per giunta tra Lexington e l'86esima strada: a un passo dalla Gracie Manson sede del sindaco che papà abitò per due mandati. Furto neppure con destrezza: l'ha sorpresa il commesso. E che colpo, poi: mettersi a rubacchiare in uno store di bellezza come Sephora.
L'hanno pizzicata mentre intascava rossetti e creme per la somma mica stratosferica di 100 dollari.
Erano le tre del pomeriggio. L'impiegato ha chiamato la polizia e ha trattenuto la ragazza: succede un miliardo di volte al giorno nella metropoli che nei negozi ha quasi più bodyguard che commessi. Il tipo fa il 911 e aspetta che arrivi la polizia. Ma sai che sopresa all'identificazione. Caroline è stata portata al commissariato numero 19 dove qualcuno ha ancora appese alle pareti le foto di papà tra i pompieri dell'11 settembre. Lo sfortunato portavoce Paul J. Browne ha dovuto raccontare alla stampa che - come succede spesso in questi casi - alla ragazza hanno consegnato il bigliettino di convocazione: ci vediamo il 31 agosto per discutere dell'incriminazione. Quasi tutto dipende dalla parte lesa: e
i proprietari del negozio hanno già fatto sapere che non presenteranno denuncia. Se è davvero la prima volta per Caroline non scatterà nulla.
Ma il papà sarà su tutte le furie. Tra lei e l'altro figlio, Andrew, della prima moglie, non è che corra buon sangue. Donna Hanover fu tradita per una signorina più giovane. E i rapporti con Mister Tolleranza Zero sono pessimi. Quando Caroline si diplomò, papà Rudy e la sua terza moglie, Judith, assistettero in platea. Poi via, più veloci della luce. "Che grande giorno - disse la figlia - Mi ritrovo a festeggiare con mia madre, il mio patrigno, mio fratello e gli amici di famiglia?". Il papà? Non pervenuto: almeno nei ringraziamenti.
Un rapporto burrascosissimo che ha raggiunto il suo apice quando Rudy tentò di capitalizzare la sua popolarità candidandosi alle presidenziali. La figliola si fece ritrarrre su Facebook in una posa inequivocabile: con un cartellone che diceva di votare per Barack Obama.
Che volete: follie d'artista. Da quando sverna alla prestigiosissima Harvad la ragazza s'è fatta notare più per il suo impegno teatrale che scolastico. Vuol fare l'attrice e ha già debuttato in un paio di produzioni studentesche: nulla a confronto con la platea che il furto da 100 dollari di Sephora le ha creato. E papà? "Questa è una questione personale e il sindaco Giuliani chiede ai media di rispettare la sua privacy". Tolleranza zero: dalla famiglia al diritto di cronaca.