La difesa di un personaggio in questo caso poco difendibile come Sgarbi è soltanto una presa di posizione. Tra l'altro su posizioni assai precarie, che implicano la negazione o l'interpretazione riduttiva dei reati di ingiuria e diffamazione. Un inutile esercizio di sofismo, come al solito giocato da parte del nostro Alessandro2804 su una più o meno artatamente ricercata sovrapposizione di concetti vicini ma non identici, mi riferisco ai concetti di libertà di parola, critica e, appunto diffamazione o, nei casi più estremi, calunnia e ingiuria. Del resto l'informazione, la critica giornalistica ufficiale e la politica in questi anni ci hanno abituato proprio a questa pratica, anteponendo la derisione dell'avversario ed il linciaggio mediatico alla verità.