A Como Dell’Utri contestato, abbandona il palco

[ABCDEF]

Non è difficile da capire, è che certi farabutti non possono accampare diritti di parola visto che poi, alla fin fine, affabulano e basta. Non è una questione di democrazia (peraltro una delle più grandi truffe della storia umana) o di libertà, è una questione di decenza: la iattanza di certi figuri è del tutto legittimo che venga contestata. Naturalmente, vedi anche "nick", ragiono così in quanto sfigato.

sommessamente e rispettosamente discordo: chi decide cosa e' decente?

chi decide cosa e' affabulazione?

se non potessero parlare gli affabulatori, ah, che meraviglioso silenzio ci sarebbe

[Sfigatto]

sommessamente e rispettosamente discordo: chi decide cosa e' decente?

chi decide cosa e' affabulazione?

se non potessero parlare gli affabulatori, ah, che meraviglioso silenzio ci sarebbe

Ovvio che la soggettività la fa da padrona. Però, in questo caso (e giuro che mi dispiace visto che la bibliofilia che dichiara mi spingerebbe persino a simpatia per il personaggio) mi pare che l'indecenza sia palese e condivisibile, storicamente. È un uomo di potere, in più di un'occasione ha assunto atteggiamenti quantomeno discutibili, verosimilmente è uno che contribuisce a fotterci. Ti pare lecito che si aspetti sempre e comunque baci, abbracci e mazzi di fiori?

Nessuno, quando si prende per il culo manipolando linguaggio e vicende è un fatto oggettivo, non servono giudici.

Oh, su questo come concordo!

[miss_valentine]

il riferimento non è diretto alla persona,ma al gesto. e per questo quoto. è così difficile da capire? un conto è il giudizio che ho su una persona,un conto è il giudizio che do a chi impedisce di parlare,una pratica diffusa nelle dittature. poi se a qualcuno piace,o se in Italia funziona così,fatemi sapere,così prima di parlare in pubblico chiamerò la segreteria di un qualsiasi partito ex-comunista e,naturalmente, la segreteria di un gruppo ultras. visto che anche loro,con Maroni,si son distinti per l'esercizio esemplare della democrazia. bah. sfigati.

Eliminare il dissenso e la contestazione (o quantomeno provarci in ogni modo) è pratica diffusa nelle dittature.

Sfigati sono i supini che non s'indignano mai di fronte a nulla.

[triplexperience]

Eliminare il dissenso e la contestazione (o quantomeno provarci in ogni modo) è pratica diffusa nelle dittature.

Sfigati sono i supini che non s'indignano mai di fronte a nulla.

il dissenso e la contestazione sono assolutamente necessari all'esercizio di una buona democrazia. da lì ad impedire a qualcuno di parlare,ce ne passa,ma ce ne passa parecchia. guarda,non simpatizzo per dell'utri,penso anch'io che conosca la mafia parecchio bene e mi fa schifo che venga invitato a parlare in pubblico (tra l'altro non di mafia),ma altrettanto guardo pietosamente quei poveri ignoranti (e sfigati,ripeto) che credono ancora che sia questo il modo per raggiungere i propri obiettivi. e si vede,tra l'altro,che fine han fatto i loro ideali nel giro di 70 anni,grazie ai loro metodi.ah,non datemi dell'uomo di destra,mi fa cagare. liberale,meglio.

[miss_valentine]

il dissenso e la contestazione sono assolutamente necessari all'esercizio di una buona democrazia. da lì ad impedire a qualcuno di parlare,ce ne passa,ma ce ne passa parecchia. guarda,non simpatizzo per dell'utri,penso anch'io che conosca la mafia parecchio bene e mi fa schifo che venga invitato a parlare in pubblico (tra l'altro non di mafia),ma altrettanto guardo pietosamente quei poveri ignoranti (e sfigati,ripeto) che credono ancora che sia questo il modo per raggiungere i propri obiettivi. e si vede,tra l'altro,che fine han fatto i loro ideali nel giro di 70 anni,grazie ai loro metodi.ah,non datemi dell'uomo di destra,mi fa cagare. liberale,meglio.

Frena, frena, frena:
la contestazione è stata più che civile, nessuno gli ha impedito con la forza di parlare

Un vero liberale non darebbe mai dell'ignorante e dello sfigato a un altro solo perchè ha un'opinione diversa

[bob&hank]

dell'utri o non dell'utri, chi impedisce ad un altro di parlare non è certamente una persona democratica

Avrebbe potuto continuare a parlare, anche se nessuno lo ascoltava....

[papitosky]

Avrebbe potuto continuare a parlare, anche se nessuno lo ascoltava....

non direi proprio da quello che ho letto

[bob&hank]

non direi proprio da quello che ho letto

Provocatoriamente: non ho letto forse attentamente, ma ci sembra che nessuno gli abbia tappato fisicamente la bocca, quindi poteva parlare! Chiaro che se pretende rispetto solo perchè senatore e si chiama Dell'Utri, forse è meglio che se ne stia a casa.....? Forse?

[papitosky]

Provocatoriamente: non ho letto forse attentamente, ma ci sembra che nessuno gli abbia tappato fisicamente la bocca, quindi poteva parlare! Chiaro che se pretende rispetto solo perchè senatore e si chiama Dell'Utri, forse è meglio che se ne stia a casa.....? Forse?

non parlava di politica e non sono riusciti ad aggredito solo perchè c'era la scorta

[nothing2007]

...ne hanno parlato ai TG?




Il senatore azzurro era ospite del Parolario. Il suo intervento doveva ruotare attorno ai presunti diari di Mussolini Gran pieno di pubblico, dentro e fuori il tendone nel centro di Como dove Marcello Dell’Utri avrebbe dovuto parlare dei suoi, probabilmente falsi, diari del Duce. Erano tutti lì per lui. Ma non tutti per ascoltarlo. Alcuni, giovanissimi, erano arrivati perché avevano visto su Facebook il gruppo “No a Dell’Utri a ParoLario”. Massimo e i suoi amici avevano mandato una pioggia di email e avevano autoprodotto un po’ di volantini, piccolissimi, su cui era riportata la parte finale della condanna a Dell’Utri in appello, a sette anni per “concorso nelle attività dell’associazione di tipo mafioso denominata Cosa nostra”.


Armando Torno, giornalista, saggista e amico del senatore Pdl, ha preso la parola in perfetto orario. Ma quando ha passato la parola, è partito il primo intervento non programmato dal pubblico: “Ma vi sembra giusto aver invitato qui un condannato in appello a sette anni per mafia?”. Si scatena un applauso e poi cori, slogan, canti che si fermeranno solo mezz’ora più tardi, quando Dell’Utri, sconfitto, scende dal palco e se ne va. Doveva essere uno dei tanti incontri di fine estate in riva al lago di Como, organizzato dall’associazione “ParoLario”. Invece si è tramutato in una clamorosa sconfitta per il senatore. Subito sette ragazzi del gruppo Facebook si sono schierati: avevano indossato magliette bianche su cui avevano scritto, con il nastro adesivo nero, una sola lettera dell’alfabeto. Ma visti insieme, componevano una parola: “Mafioso”. Fermàti e identificati, insieme a un amico colpevole di avere indosso una maglietta rossa. Un altro gruppo di ragazzi stende il suo striscione: “Marcello, baciamo le mani”. Un ragazzo intanto si è fatto sotto il palco sventolando un libro che voleva regalare al senatore: “Dossier Mangano” (Kaos editore). L’Anpi (l’associazione nazionale partigiani) di Como distribuiva un volantino in cui criticava la scelta di “aver invitato un condannato per mafia, noto per le sue numerose dichiarazioni a sostegno del fascismo e di Mussolini”.

Il locale Comitato per la difesa della Costituzione, invece, nel suo volantino non lo nominava neppure, Dell’Utri, ma faceva un elenco dei morti ammazzati, da Giorgio Ambrosoli a Carlo Alberto Dalla Chiesa, contrapposti al mafioso Vittorio Mangano, sotto il titolo “Felice il popolo che non ha bisogno di eroi”. Qualcuno di Rifondazione comunista fa partire il coro: “Bella ciao”, che unisce giovani e vecchi, antimafiosi e antifascisti. Stupiti loro stessi di essere così tanti. Rigorosi ma pacifici. Nessun gruppo organizzato da catalogare come “estremisti dei centri sociali”, solo ragazze e ragazzi in t-shirt e canottierina, o cittadini più maturi, sorridenti e felici, per questo pomeriggio di sole in riva al lago di Como.

Da Il Fatto Quotidiano del 31 agosto 2010

....ricordo ke il Duce l'hanno ammazzato i partigiani comaschi sul lago di Como, a Mezzegra esattamente, c'è la targa a ricordarlo....Dell'Utri ma**le.