gekospippolo

[Onda calabra]

ehm... secco, geko2...

credo di interpretare il pensiero del popolo che segue queste follie...


che ne direste di un paio di linee guida sull'utilizzo del carbonio per la manifattura di pezzi?

- dove comprarlo
- come si presenta
- come si lavora rispetto alla vetroresina
- cosa serve
- a cosa stare attenti

ve ne sarei grato poichè io lavoro la VTR ma non ho mai toccato il carbonio.. mi piacerebbe ma non so dove iniziare...

grazie anticipatamente
-

[Secco]

ehm... secco, geko2...

credo di interpretare il pensiero del popolo che segue queste follie...


che ne direste di un paio di linee guida sull'utilizzo del carbonio per la manifattura di pezzi?

- dove comprarlo
- come si presenta
- come si lavora rispetto alla vetroresina
- cosa serve
- a cosa stare attenti

ve ne sarei grato poichè io lavoro la VTR ma non ho mai toccato il carbonio.. mi piacerebbe ma non so dove iniziare...

grazie anticipatamente
-

- dove comprarlo
Tanti negozi di modellismo...un posto ottimo, ma rivolto più all'industriale soprattutto per i quantitativi minimi è Angeloni

- come si presenta
Tessuto con le più diverse composizioni in trama e ordito (twill 2/2 il più famoso e visto)

- come si lavora rispetto alla vetroresina
Il concetto e le metodologie di lavorazione (in linea di massima) sono praticamente le medesime del VTR, Si usano solo materiali più nobili...

- cosa serve
In sintesi: se da un punto di vista di resistenza meccanica servono 10mm di VTR, con il carbonio si scende a 1mm (rapporto sparato un pò a caso...ma per far capire il concetto)

- a cosa stare attenti
Occhio a quello che spesso vendono come "full carbon"
Occhio alla fibra di vetro colorata di nero spacciata come carbonio
Occhio alle percentuali di catalisi e ai tempi di polimerizzazione se si utilizza epossidica

Spessissimissimo viene utilizzato solo perchè esteticamente bello... (mi ci son fatto un lampadario, una mensola e il fondo della cucina...utilizzazione futilissima) ma nasce per esigenze altamente prestazionali.
Ed è lì che io ne consiglio l'uso...sia per questione di prezzi che di lavorazione...

Come dire...se spendo tanto per la materia prima la devo anche usare con le tecnologie di produzione ottimali per farla rendere al meglio...

e poi adesso mi son dimenticato cos'altro cercavo di aggiungere...

sempre w la figa

[megalo82]

Ma si Puó cromare?

[keir]

sempre w la figa

sempre concorde

[Secco]

Ma si Puó cromare?

no.

[geko2]

Ho esperienza...

Partirei rilevando la temperatura media dello scarico ... le vinilesteri (resine fantastiche!!!) hanno un HDT di 140° al massimo(qualcuno banfa anche 160°...dubito). Una epossidica di ottima qualità qualcosa di più...oppure passare alle furaniche ma te le sconsiglio vivamente in un contesto hobbistico, anche perchè ti è dura trovarle...

I cicli di cottura (post-curing) sono per ottimizzare e chiudere le polimerizzazioni, espellendo tutti i residui di stirene (nel caso delle poliesteri/vinilesteri) non polimerizzato e stabilizzando fin da subito il prodotto.
I cicli di temperatura a cui credo tu però faccia riferimento, nell'utilizzo del carbonio, sono quelli in autoclave (una sorta di forno a pressione) che ti comporta però la costruzione dei particolari con il sistema del "vacuum bag" (infusione con il sacco sottovuoto) che a casa dubito tu lo possa fare...
Questo è infatti il metodo di costruzione migliore in quanto si ottimizza il rapporto fibra/resina, abbassandone quindi il peso, eliminando impurità di aria nello stratificato.

Se il terminale è di sezione circolare ti consiglierei la costruzione in avvolgimento, con l'eventuale linea di sovrapposizione dei tessuti sulla parte interna dello scarico, tirando il tutto con una garza per eliminare tutto l'eccesso di resina... occhio ai problemi di estrazione del pezzo...

Mi sà che son stato eccessivamente prolisso...ma adesso non torno indietro a sintetizzare...

w la figa

Ok! ottimi consigli Non ti sei dilungato per niente!...anzi quà c'è da approfondire Fuoridubbio w le fighe

- dove comprarlo
Tanti negozi di modellismo...un posto ottimo, ma rivolto più all'industriale soprattutto per i quantitativi minimi è Angeloni

- come si presenta
Tessuto con le più diverse composizioni in trama e ordito (twill 2/2 il più famoso e visto)

- come si lavora rispetto alla vetroresina
Il concetto e le metodologie di lavorazione (in linea di massima) sono praticamente le medesime del VTR, Si usano solo materiali più nobili...

- cosa serve
In sintesi: se da un punto di vista di resistenza meccanica servono 10mm di VTR, con il carbonio si scende a 1mm (rapporto sparato un pò a caso...ma per far capire il concetto)

- a cosa stare attenti
Occhio a quello che spesso vendono come "full carbon"
Occhio alla fibra di vetro colorata di nero spacciata come carbonio
Occhio alle percentuali di catalisi e ai tempi di polimerizzazione se si utilizza epossidica

Spessissimissimo viene utilizzato solo perchè esteticamente bello... (mi ci son fatto un lampadario, una mensola e il fondo della cucina...utilizzazione futilissima) ma nasce per esigenze altamente prestazionali.
Ed è lì che io ne consiglio l'uso...sia per questione di prezzi che di lavorazione...

Come dire...se spendo tanto per la materia prima la devo anche usare con le tecnologie di produzione ottimali per farla rendere al meglio...

e poi adesso mi son dimenticato cos'altro cercavo di aggiungere...

sempre w la figa

aggiungo Prochima, nell'area download puoi scaricarti un pò di manuali tecnici per iniziare....vedo con piacere che vuoi darti alla carbonite!!!!

[Secco]

...mmm...volete impazzire di carbonio?
Questo è un lavoro ben fatto...Bimota

Se poi voleste sto serbatoio...parliamone...

[triumphaldo]

Ti rinnovo i complimenti per la tua capacità fantasia, ma credo che si rischi di andare sul mono-tono.
Non credo che una MC possa essere apprezzata per una quantità di carbonio eccessiva. Non le se addice. Mio parere naturalmente.

[v_w_t]

voglio le fiancatine in carbonio per la mia nuova BONNIE !!!!!

...
Se poi voleste sto serbatoio...parliamone...

LEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIOLEVOGLIO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[geko2]

Ti rinnovo i complimenti per la tua capacità fantasia, ma credo che si rischi di andare sul mono-tono.
Non credo che una MC possa essere apprezzata per una quantità di carbonio eccessiva. Non le se addice. Mio parere naturalmente.

daccordissimo!Pochi pezzi.... fiancatine,parafango ant-post, copricatena,copripignone,calotta faro,fregi serbatoio,supporto contakm...

A parte gli scherzi, si possono verniciare come gli originali....avendo sulla moto 4kg in meno!