
Originariamente Scritto da
CAVS
Questa non so chi l'ha scritta:
Cavalieri moderni
Siam Cavalieri di un tempo ch’è frenesia senza più poesia, a cavallo del nostro sogno, usiam danzare dolcemente tra una curva e l’altra del nostro destino carezzando quel nastro d’asfalto che amiamo e sfidiamo ogni volta..
Troppi nobili destrieri scalpitano come il fuoco sotto di noi lanciandoci attraverso spazio e tempo in una dimensione che non tutti potranno mai comprendere...
Motociclisti, ecco ciò che siamo.
Siamo veloci e ci libriamo nel vento come solo un sogno può esser e come tale lasceremo, un giorno, una impercettibile scia che, per i più risulterà impercettibile ma che noi ritroviamo... sempre... il destino innanzi ai nostri occhi scorre su quel grigio nastro, con il nostro presente ad accompagnarci ed i nostri angeli custodi che, spesso molto faticosamente, c’inseguono... possiamo esser veloci, a volte anche molto veloci... ma siam sempre tanto veloci quanto fragili... e spesso siam troppo veloci nello sfidar la nostra fragilità cercando di beffar la fortuna con un sorriso, presuntuoso, sulle labbra credendo ch’Ella non possa vederci celati, come siamo, nel casco... Stolti... spesso lo siamo... Ma siamo VIVI e lo saremo sempre... SEMPRE...
Siam Cavalieri solitari in una Famiglia ch’è l’unione di una grande passione, ch’è cuore e fratellanza...
Accanto e sotto di noi freddo metallo che pulsa permeato da calda vita regalatagli dai nostri sogni, dai nostri sorrisi, dai nostri pensieri e che ci compagna, fedele, attraverso spazi e immagini che non sapremo mai s’eran vere o sogni... Fantasia o realtà...
Siam Cavalieri... e lo saremo sempre..
Che sia a cavallo del nostro sogno con il vento che ci carezza e un sorriso sotto il casco...
Che sia a cavallo d’una carezza di vento mentre, silenziosi, proteggiamo coloro per cui l’Ora ancora non è giunta... Siam vita, siamo vento, siamo risa e pianto...Siamo reali, siamo sogni...
Ma siamo motociclisti e lo saremo sempre...
Siam ciò che rimane della stirpe dei Cavalieri...
Cavalieri a cavallo di un sogno veloce ma capace di fermare il tempo e comprimere una esistenza alle nostre scorribande su quel nastro d’asfalto che amiamo e odiamo, consapevoli come nessuno che la nostra vita è appesa a un filo...
Quel filo che accarezziamo ogni volta che saliamo in moto, e indossiamo l’elmo….
Qual’è la differenza rispetto al mondo?
Che noi siam consapevoli dell’esistenza di quel filo...