Sono le 6emezza di un meriggio stanco ed anche un po tristo.
Mi addormento sul divano di un sonno pesante, dovuto forse anche un po alla tensione.
Hanno insistito molto perché partecipassi a quest’amichevole, pardon a questo ‘test match’ col Chieri, ma io non ne ho nessuna voglia, non mi sento pronto, sto quasi male al pensiero e vorrei tanto dar forfait.
Alle 7e30 pm una telefonata mi sveglia per dirmi che non passerà nessuno a fare il preventivo per la veranda. E’ tardi e sebbene col morale sotto le scarpe, molto sonno e stanchezza, e nessunissima voglia carico la borsa della folgore e messa in spalla salgo sulla grigia x dirigermi al campo.
Arrivo al campo che sono già quasi tutti pronti. Qualcuno mi dice “dai cazzo! Cambiati che fra 8 minuti ci si scalda”… ed io … “mmm no veramente volevo parlare col mister forse non è il caso, non mi sento ancora pronto” e lui “ma smettila che è na passeggiata questa, non ti preoccupare ti stiamo noi viscini viscini…” ed io “si ma non so veramente cosa cazzo fare” e lui “è semplice se ti arriva la palla tu corri dritto… al resto pensiamo noi…” tutti ridono e un sorriso scappa anche a me.
Ci scaldiamo in modo leggero, il mister mi guarda senza dire nulla, forse è incazzato perché sono arrivato all’ultimo non so, ma il suo viso è imperscrutabile…
Tutti nuovamente negli spogliatoi a prender le maglie, non sono abbastanza per tutti e pur di avere qualcosa di giallo metto sopra la mia una maglietta gialla con su scritto ‘staff’… già bella che sudata, ma non avverto nemmeno il disgusto, sono troppo teso, vorrei solo non doverlo fare, non oggi almeno.
Prima di uscire il tallonatore, Mauro, colui senza il quale non sarei al VII Torino, prima di uscire esordisce con un tono di una serietà sconcertante: “questa è un’amichevole tranquilla, ma dobbiamo dare il massimo come sempre, soprattutto nelle ‘pulizie in mischia’ che l’altra volta abbiam fatto cagare… per farlo servono CUORE E PALLE, quelle che ci son mancate l’altra volta… vediamo di mettercele CAZZO’…
Le squadre entrano in campo ordinate passandosi l’ovale tra un’uomo e l’altro di entrambe le squadre. Quanta nobiltà in un piccolo gesto.
Ed ecco il fischio d’inizio… sono seduto in panchina, coi ragazzi ci si scambia qualche battuta sulla partita… si ride ed il mio clima interiore si distende… dai che forse resto qui buono buono e non mi succede nulla, penso tra me e me, mi godo la partita, tutti dovrebbero vederne almeno una nella vita… è uno spettacolo a prescindere.
Il Chieri parte bene e prende metri , il Settimo Torino ci mette qualche minuto a calibrare, ma dopo poco la superiorità del Toro viene fuori in modo sconcertante.
Ripenso alle parole del Coach “in C è sempre la stessa storia… stanno tutti vicino alla palla e lasciano delle praterie scoperte che nemmeno immaginate…” In effetti il Toro è una squadra almeno da B.. magari di bassa classifica ma nel confronto con la squadra da C si vede la differenza.
Un paio di placcaggi seri, OUCH che botta, quasi mi spiace per il verde-nero che finisce a terra e si rialza come l’avesse appena investito un treno.
4 mini tempi da 20 minuti, giusto xchè è un’amichevole… arriviamo all’ultimo… vedo il mister che cerca qualcuno… cazzo cerca me… “e tu Santiago sostituisci il ‘biondo’ vai..."
Il biondo è una seconda linea e la differenza con me è evidente… lui è un metro e 80 abbondati grosso e asciutto come pochi... un locomotore insomma… cazzo e ora che minkia faccio???
Entro.. guardo i ragazzi come a dirgli “ditemi cosa fare cazzo”… un’altra seconda linea mi tira dalla maglietta e mi dice “stai come me.. stammi davanti… se la palla va in mischia pulisci… se ti arriva corri… dai che è facile…”
(repertorio partita col Milano)
Ok, da qui non posso più scappare… altro calcio d’inizio, l’ovale vola… recuperiamo.. calciamo noi… la palla va in touche… un placcaggio, mischia ordinata… “Vai Xà urla 4 e vai in mischia”. QUATTRO!... qualche mischia l’ho già fatta in allenamento… alzo il braccio per legarmi col 5 e infilo la testa tra il pilone di sinistra ed il tallonatore…l’altro braccio sotto la gamba del pilone a stringergli il pantaloncino… una mano da dietro mi abbassa e mi ricorda… “usa le gambe non la schiena e aspetta i comandi…” PRONTI, TOCCO, PAUSA eeee… INGAGGIO!... spingo con tutta la forza che ho… mi scappa quasi un’urlo dallo sforzo… la palla entra e noi siamo più forti…. Il Chieri indietreggia…. FUORI!... mi rialzo mentre vedo già gli altri correre… una meta… e poi ancora un’altra… in effetti avevano ragione… questa cosa è abbastanza soft… x noi almeno.
Altro calcio del Chiero… oddio no la palla vola verso di me… non mi scoraggio… i ragazzi mi dicono ‘bravo bene dai che stai andando alla grande avanti così…’ ad ogni minchiata che faccio e non voglio deluderli… urlo… IO!.. salto e grabbo l’ovale senza lasciarlo cadere… ok… come dicevano… “prendi la palla e corri…” parto riesco a guadagnare una decina di metri… un ragazzo del chieri mi brinca x la maglietta… resisto ancora mezzo metro… un altro mi vola addosso… vado giù senza tanti complimenti… spero di essere dal lato giusto perché una volta atterra devo mollare la palla “si ma non la lanciare… tieni sempre le mani vicino” mi avevano detto… l’allungo quanto posso verso i miei e appena dopo mi proteggo come posso.
Gambe braccia e corpi mi volano addosso, i ragazzi da dietro vengono subito a pulire… è incredibile con quanta velocità forza e potenza e allo stesso tempo ‘tatto’ facciano quest’operazione a vederla pericolosa ma dove nessuno in realtà si fa male…
La palla esce e vola di nuovo verso gli esterni, uno dei miei mi aiuta a rialzarmi e si complimenta nuovamente con me. “dai che stai andando bene grande Xà”…
Al 15° minuto dei 20 ho già il fiatone e mi tengo un fianco sognando una bombola d'ossigeno… ma resisto stoico ancora quei 5 minuti… tre fischi… è finita… dio quanto sono felice… come un bambino...
Onoriamo con un corridoio il Chieri perdente, “bravi ragazzi ad ogni tocco di mano…” loro fanno lo stesso con noi in un serpentone che dura un po…
“Allora? Hai visto che ne valeva la pena? Bravo… continua così…” Piangerei di commozione non fosse il momento meno adatto…
Questo sport mi ricorda un po la Folgore… passione, dolore, fratellanza e lanciarsi a testa bassa… sempre… a superare i limiti che pensi di avere… a fare il possibile e l’impossibile sputando sangue coi tuoi fratelli… che siam parà noi… mica fanti aviolanciati…
Mi godo un morettino ed un piatto di carbonara nel terzo tempo che vede Chieri e Settimo Torino agli stessi tavoli a chiacchierare come ci si conoscesse da sempre.
Sono distrutto e felice come non ricordavo da tempo. E prima di lasciarli faccio una cosa che da vero gobbo dalla nascita quale sono non pensavo avrei mai fatto in tutta la mia vita.
E li saluto con un: GRAZIE TORO!
TORINO-TO!.... RO!
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