
Originariamente Scritto da
alcide
Il punto è esattamente questo. Ammettiamo, per amore di discussione, che la ricerca sia fatta bene (in via preliminare è un assunto plausibile vista la rispettabilità accademica dei gruppi di ricerca coinvolti).
La ricerca direbbe che l'aver deciso di eliminare alimenti di origine animale dalla dieta si correla ad un atteggiamento di maggiore empatia verso animali
ed esseri umani. La qual cosa mi pareva interessante visto che, spesso ho sentito dire che gli animalisti sono fondamentalmente dei misantropi. Ho un po' mediocreggiato forzando la categoria "animalisti" visto che non comprende solo vegetariani ma non ho troppo forzato la categoria "vegetariani" visto che comprende quasi tutti animalisti.
Ora, l'essere "empatico" ci dice qualcosa su una persona? Io penso di sì. L'empatia sembra essere il seme da cui è nata la nostra capacità di "essere buoni" ovvero di comprendere i bisogni degli altri e di metterli sullo stesso piano rispetto ai nostri bisogni (di analogo valore). Ergo l'empatia è la base della morale. Non lo dico io, lo dice gente più seria e importante di me. Non voglio "Iurare in verba magistri" ma ho letto quello di cui ti parlo e l'ho trovato molto plausibile. Aggiungo che c'è discreta concordanza su questo argomento in ambito scientifico.
Può esistere un empatico sadico o sado/masochista? Cioè uno che osserva le debolezze altrui (e/o proprie) e le sfrutta per infliggere (infliggersi) dolore? Il sadico credo sia roba da libri di criminologia. Non così rilevante da discuterne come fosse un caso generale.
Sul masochista non mi esprimo ma ne conosco tanti effettivamente
