
Originariamente Scritto da
357magnum
Il "valore" di un essere umano non è misurabile in termini economici.
In termini economici si può risarcire (o tentare di farlo) una perdita umana ma non misurare il valore di una persona.
Non si può quindi paragonare una vita ad una retribuzione
Le buon'uscite, liquidazioni o quant'altro sono parte di una trattativa su base strettamente economica e correlate alla retribuzione annua che uno percepisce. Nel 99% dei casi , specialmente a questo livello, sono contrattate al momento dell'assunzione, per gli altri sono disciplinate dai CCNL.
Se uno gestisce miliardi e produce utili per altrettanti soldi con le sue decisioni è del tutto razionale che abbia una retribuzione presente e differita commisurata alle sue capacità.
Quanto? Lo stabilisce il mercato e la contrattazione tra le parti.
Considerazioni di altro tipo sono, secondo me, demagogia pura.